Trieste, Roma, Napoli: i Tazenda si apprestano a intraprendere un breve tour in trio, con tappe l’8 dicembre al Teatro Bobbio di Trieste (ore 19:30), il 14 dicembre al Nuovo Teatro Orione di Roma (ore 21:00), e il 15 dicembre al Teatro Bolivar di Napoli (ore 21:00). Sul palco, i fondatori storici del gruppo, Gigi Camedda al pianoforte e Gino Marielli, affiancati dal nuovo frontman Nicola Nite alle chitarre, accompagneranno le loro tre voci. Si tratta di una formula teatrale che sfrutta il contatto diretto con il pubblico per generare un’energia e una musica di grande impatto.
“Tre microfoni, due chitarre acustiche e un pianoforte. Questa è la formula che ci avvicina di più alla gente. Quando siamo ispirati, si vola, ci si commuove, si apre il cuore e si canta. È sempre una celebrazione collettiva della sardità, anche per i non sardi.”
Lo spettacolo teatrale si è sviluppato in modo spontaneo, una narrazione che si dipana naturalmente sul palco. I Tazenda, in linea con molti altri artisti, posseggono un vasto repertorio composto da oltre cento brani, una ricca fonte di ispirazione. In questo assortimento musicale, emergono pezzi intramontabili che coinvolgono il pubblico, portandolo a cantare all’unisono per l’intera durata dello spettacolo.
Durante la performance, Gigi, Gino e Nicola si immergono in dialoghi spontanei, improvvisazioni che svelano un aspetto più intimo delle loro personalità, meno noto al pubblico. Attraverso scherzi, rivelazioni di segreti, racconti di aneddoti e dettagli intriganti, regalano ai fan più appassionati un’esperienza coinvolgente e autentica.
Emozionano con brani sempre attuali come “Pitzinnos in sa gherra“, dolce e crudele omaggio a tutti i bambini vittime della guerra, e fanno ballare con “Nanneddu meu“. Successivamente, brani come “Carrasecare” riportano indietro nel tempo, mentre “Mamoiada” accende la nostalgia nei sardi della diaspora. Non manca l’iconica “Spunta la luna da monte“, versione in italiano di “Disamparados“, scritta da Luigi Marielli dei Tazenda e affidata a Pierangelo Bertoli per il Festival di Sanremo 1991. Tra i classici immancabili, spicca “No Potho reposare“, inno d’amore senza tempo, e il toccante “La ricerca di te” che esplora il mondo della spiritualità.
Il tour è reso possibile grazie al sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione Autonoma della Sardegna e del M.I.B.A.C.T. L’organizzazione è frutto della collaborazione con la F.A.S.I. (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia), l’Associazione Regionale dei Circoli Sardi in Friuli-Venezia Giulia, il Circolo Culturale Sardo di Trieste, il Circolo A.C.R.A.S.E. Maria Lai di Roma e il Teatro Bolivar di Napoli per la Direzione Artistica ed Organizzativa di Nu’Tracks.