Carlotta Cardana e Danielle SeeWalker si conoscono nel 1998 in una piccola cittadina del Nebraska; Danielle proviene dalla Standing Rock Sioux Reservation e Carlotta sta per iniziare la sua avventura di studentessa italiana all’estero.
Danielle per anni si è sentita un ibrido, né bianca né indiana; come si dice dalle sue parti, una “iyeska”. Da bambina ha vissuto la sua condizione come un handicap, da adulta ha capito che poteva essere un privilegio. Entrambe estranee all’ambiente in cui si trovano a vivere, Carlotta e Danielle sentono subito una corrente di grande sintonia reciproca e diventano inseparabili. In 15 anni di viaggi fra gli Stati Uniti e l’Europa, l’amicizia si consolida insieme alle esperienze professionali. Nel 2013 a Londra inizia a nascere l’idea di un progetto sulla cultura degli indiani d’America, in particolare sulle tante storie positive che Danielle aveva sempre raccontato, storie quotidiane di un popolo che continua a combattere contro gli stereotipi e i tentativi di distruggere le loro tradizioni, la loro cultura, il loro linguaggio.
Nasce “The Red Road Project“, un viaggio di immagini e racconti in positivo sulla vita di un popolo del cui genocidio non si è mai fatta ammenda e che viene ancora troppo spesso raccontato solo attraverso storie di droga, criminalità, povertà, abusi sessuali. Il progetto ha toccato 12 stati documentando, nella sua prima fase, le storie delle donne della tribù alla quale appartiene Danielle.
Il nome del progetto è dedicato al concetto nativo del “buon sentiero” da seguire nella vita. Le persone che Carlotta e Danielle hanno incontrato e incontreranno in questo lungo viaggio seguono questo sentiero, questa lunga “strada rossa” come esempio per il loro popolo.
Una delle prime fasi del progetto è stata pubblicata dalla rivista Marie Claire nel 2014. È stata distribuita in diverse edizioni in tutto il mondo, attirando l’attenzione di CNN.com e NBC / Comcast. Una versione più ampia del progetto è stata esposta come mostra stand-alone presso la galleria Fonderia 20.9 a Verona, in Italia, nel novembre 2015.
Nella primavera del 2015 il progetto è proseguito con la partecipazione al Raduno delle Nazioni.
Dal sito e dalle parole di Carlotta e Danielle: “Abbiamo partecipato a vari impegni linguistici nelle comunità indiane negli Stati Uniti e continuiamo a raccogliere le immagini e le storie più ispiratrici di uomini e donne. Speriamo un giorno di riportare il nostro progetto alle comunità dei nativi americani in tutto il paese.”
E noi seguiremo insieme a loro la storia di questo splendido, martoriato popolo.
(foto e informazioni da facebook e sito web))