Steve Manfroi, milanese ma bresciano di adozione, ha alle spalle studi di pianoforte e clarinetto al conservatorio Giuseppe Verdi che porta avanti in parallelo a studi di recitazione presso i corsi del Teatro Officina e al CTA di Milano. Nel 1986 Stefano si innamora della chitarra e fonda i Panico, band psichedelica che diventa di casa nei locali alternativi della capitale lombarda. Nel 1990 è la volta degli i Pronunciato i, che da leader trascina nel 1993 a vincere il concorso di A.NA.GRU.N.BA come migliore band emergente lombarda, e nel giro di due anni a incidere altrettanti Cd: “La luce blu” (1994) e “Bassimondi” (1996).
La sua facilità e abilità di scrittura producono nel 1994 “Pinocchio di Russia”, pamphlet che raccoglie poesie originali e testi di canzoni che qualche tempo dopo diverranno la base di uno spettacolo teatrale approntato insieme all’attrice Francesca Garioni, al percussionista Aligi Colombi, e alla tastierista Michela Manfroi (ex componente degli Scisma) col titolo “Papà Madeleine – Canzoni parlate o poesie cantate?”, al quale farà seguito il Cd “Papà Madeleine – Pinocchio di Russia” (1999).
Il nuovo millennio vede Stefano protagonista del duo Affinity insieme alla batterista Giudy G., il cui unico Cd, “Prowine”, esce nel 2005. Nel 2008 Stefano compone le musiche che contornano l’installazione Let’s Go Transformers dell’artista Silvio Motta, e partecipa come attore alla performance “Beat Generation” organizzata dal Teatro dei lumi. L’anno seguente è nel cast di “Reietti” – altra produzione del Teatro dei lumi in ricordo della giornalista russa Anna Politkovskaja, testimone degli orrori di guerra in Cecenia – e ancora nel 2009 “Luci sotterranee” degli i Pronunciato i viene ripubblicato con l’aggiunta di brani dal vivo e rimasterizzato.
Negli anni tra il 2010 e il 2020 Stefano ha continuato a scrivere le musiche per le piece contro la violenza sulle donne dell’attrice Francesca Garioni: “Storie di donne”, “Se dico amore”, “Nel bene e nel male”; e fondato il gruppo I vagabondi del Dharma col quale ha suonato dal vivo in più occasioni tra le province di Brescia e Milano e nel 2019 prodotto il Cd-EP “Rebeca e altre storie”. Nello stesso anno la casa editrice FUOCOfuochino pubblica il suo racconto “Risotto” in una antologia che raccoglie i testi di prestigiosi autori come Enrico Baj, Bianca Pitzorno, Elena Pontiggia tra gli altri, illustrata da Alberto Casiraghi.
Esce su tutte le piattaforme digitali, il 12 giugno 2023, “La tazza delle parole” il primo album di Stefano “Steve” Manfroi, anticipato dal singolo “Lo stupore”, prodotto da Giovanni Ferrario (musicista, arrangiatore e produttore, che ha lavorato con: P.J. Harvey, John Parish, Rokia Traorè, Hugo Race, Annie Hall, Morgan, Scisma, Le Luci della Centrale Elettrica, Giulio Casale, Cesare Basile), distribuito da (R)esisto.
1) Il tuo nuovo disco “La tazza delle parole” è uscito per l’etichetta (R)esisto Distribuzione, vuoi parlarcene?
Del disco o di (R)esisto? ))) per quanto riguarda il disco trattasi di nove canzoni che ho scritto tra 2020 e 2022 dopo un lungo periodo di stop dove quasi pensavo che la mia vena creativa si fosse ormai esaurita, Invece anche grazie alla pratica buddista che tra le altre cose aumenta la creatività sono arrivate nuove idee che sembravano buone le ho fatte sentire all’amico Giovanni Ferrario musicista davvero geniale con tante illustri collaborazioni al suo attivo le canzoni gli sono piaciute e ha accettato per la mia eterna gratitudine di produrre questo disco . Il suo apporto è stato davvero fondamentale generoso di suoni ed idee che hanno enfatizzato le atmosfere e il senso delle canzoni. Ne è uscito un disco mi dicono difficilmente ascrivibile a un genere preciso e questo mi piace molto .Per quanto riguarda (R)esisto non posso che dirne bene sia per il nome geniale adattissimo a questo tempo ,sia per l’ottimo lavoro che fa con noi musicisti e sia ovviamente …. per avermi messo sotto contratto e distribuito !
2) Questo album ha un filo conduttore?
Musicalmente le canzoni sono piuttosto eterogenee, si passa da atmosfere acide ad altre più dolci (o agrodolci) mentre che accomuna tutti i testi credo ci sia un sentimento di affetto per il genere umano e nonostante tutto di fiducia nella nostra redenzione
3) Da dove trai ispirazione per la tua musica?
Bella domanda , direi da qualche luogo misterioso della mente, dai sogni ma anche da piccoli particolari della vita di tutti i giorni, nello scrivere prediligo l ‘aspetto puramente creativo e istintivo ma con il tempo per fortuna mia (e soprattutto di chi mi ascolta ahahaha !) ho imparato ad apprezzare e a praticare anche l’aspetto successivo di valutazione e verifica….
4) Cover del disco, chi è l’autore e che messaggio volevate trasmettere?
L’autore è il fotografo Lorenzo Baccinelli, questo bello scatto è venuto fuori durante una pausa delle prove : intorno c’erano la campagna, il silenzio, una tazza di te ..sembrava che tutto si fosse fermato, un attimo sospeso nel tempo e nello spazio e noi lì …stupiti. Infatti quasi quasi volevamo cambiare il titolo con “Lo Stupore” che è un’altra canzone del disco ….Poi è rimasta La tazza delle parole con la grafica luminosa e minimale del Dott.Catania per non impattare troppo sull’immagine.
5) Quanto è importante per te trasmettere emozioni
Da uno a cento ….direi duecento! è un grande onore riuscire ad arrivare al cuore delle persone speriamo di farcela ! Magari grazie anche alla chiave dell’ironia un po’ zen perché perché fa bene ed è sempre importante cercare di non prendersi troppo sul serio.
6) Cosa ti aspettati per il futuro del progetto?
A questo punto direi riuscire a trasmettere emozioni a …più persone possibile!
7) Per tutti i nostri lettori, come possono mettersi in contatto con te e su quali canali si può ascoltare/acquistare il disco?
Ecco i link dei miei canali social e il link del disco che trovate su tutte le piattaforme:
https://bfan.link/la-tazza-delle-parole
www.facebook.com/stefano.manfroi
www.instagram.com/stevmanfroi
Buon ascolto e buona estate a tutti!