Con SINFOLLYWOOD, Gaetano Randazzo realizza un’opera magistrale che celebra Henry Mancini nel centenario della sua nascita. L’album, un progetto di dodici tracce tra le più celebri dell’indimenticabile compositore, si trasforma in una “sinfonia hollywoodiana” che attraversa epoche e stili, mescolando il mondo classico con il pop, il jazz, e accenni di rock sinfonico. Non è un omaggio qualsiasi, ma una fusione culturale e stilistica che affonda le radici nella ricca esperienza artistica di Randazzo, musicista che ha lasciato il segno nel cinema, in RAI e LA7, e collaborando con prestigiose case discografiche come BMG, Ricordi e Casa Musicale Sonzogno.
Fin da giovanissimo, Randazzo ha mostrato una vocazione musicale che lo ha portato a vincere una borsa di studio SIAE come compositore di colonne sonore, e a esplorare un repertorio che va dalla musica classica a quella contemporanea, con una particolare predilezione per le contaminazioni di genere. Non a caso, nel suo percorso professionale ha portato alla luce progetti come Ellington Orchestral Works per sax e grande orchestra, il sinfonico Rock Symphony, e l’esclusivo Around Porgy and Bess 2.0. In ognuno di essi, la sua capacità di coniugare generi e linguaggi ha creato esperienze sonore uniche e innovative, un tratto che si percepisce pienamente anche in SINFOLLYWOOD.
SINFOLLYWOOD si apre con “Moon River”, interpretata da Monica Mancini, figlia del compositore. Randazzo trasforma la celebre melodia in una “symphony song”, in cui la voce si fonde con l’orchestra come in un’aria lirica. Gli archi e i fiati danzano in contrappunto, mentre la fisarmonica e il mandolino aggiungono un tocco nostalgico e intimo. Monica Mancini guida l’ascoltatore in un viaggio emozionale, accompagnata da un coro di bambini che amplifica la dolcezza della melodia. Il finale, impreziosito da un’improvvisazione jazz all’armonica, è un esempio della fusione di tradizione e innovazione che caratterizza l’intero album.
La traccia successiva, “Pie in the Face Polka”, è un tripudio di energia, con la fisarmonica che esplode in un virtuosismo brillante e allegro, sostenuta dal mandolino che conferisce un tocco di folklore italiano. Randazzo usa questi strumenti per evocare l’ironia e il ritmo vivace tipici del brano, lasciando emergere la sua abilità nel rendere ogni strumento un protagonista.
L’interpretazione di Jane Monheit in “The Days of Wine and Roses” aggiunge un’ulteriore dimensione al progetto. La sua voce jazz, in perfetto dialogo con l’orchestra, attraversa le sfumature di un arrangiamento che valorizza la melodia e l’armonia con eleganza. Gli archi e i fiati la accompagnano, culminando in un acuto finale che evoca la tradizione del jazz vocale.
In “The Sweetheart Tree”, il FAME’S Project Kids Choir aggiunge un’atmosfera incantata, interagendo con l’orchestra in un gioco melodico che cattura l’innocenza e la dolcezza del tema. Randazzo dà vita a un arrangiamento fresco, arricchito dai sovracuti del violino e dal virtuosismo della fisarmonica, che insieme creano un omaggio alla semplicità del brano originale.
“Royal Blue”, interpretato dal flicorno di Alessandro Presti, evoca atmosfere intimiste con una composizione che richiama i jazz club di un tempo. La traccia si muove con fluidità, con gli archi e la ritmica che costruiscono un delicato sfondo per l’improvvisazione del solista, lasciando emergere il lirismo che caratterizza questo arrangiamento.
Randazzo, con il brano “Breakfast at Tiffany’s”, rende omaggio al film che ha reso celebre Mancini. Orchestra e coro di bambini si alternano in un dialogo giocoso, mentre i fiati offrono frammenti melodici che arricchiscono l’arrangiamento. Il vibrafono chiude il pezzo con un assolo swing che strizza l’occhio al tema principale, citando con leggerezza un grande classico.
Il ritmo cambia con “The Great Waldo Pepper March”, dove Randazzo celebra l’ironia e la vitalità del brano. La fisarmonica e il mandolino si alternano in interventi solistici travolgenti, mentre i fiati e le percussioni partecipano a una “corsa” musicale che ricorda la competizione tra New York e Parigi. Randazzo usa la musica per creare una festa vivace e coinvolgente.
L’intimità ritorna con “The Lonely Princess”, dove la malinconia della fisarmonica e il coro di bambini evocano un’atmosfera dolce e sospesa. La chitarra e l’arpa aggiungono sfumature evocative, in un arrangiamento che sembra voler raccontare una favola, evidenziando il talento di Randazzo nel catturare la delicatezza.
Nella traccia “Dreamsville”, interpretata da Ernesto Marciante, la voce si fonde con l’orchestra in un dialogo pop-jazz che evidenzia la versatilità di Randazzo. L’accompagnamento minimalista permette alla voce di emergere con naturalezza, creando un’atmosfera di grande intimità e raffinatezza.
SeiOttavi interpreta in modo innovativo “Whistling Away the Dark”, con un coro a cappella che richiama il gregoriano e si fonde con l’orchestra d’archi in un arrangiamento etereo. La beat-box, un dettaglio moderno e sorprendente, porta un tocco contemporaneo a un brano che chiude su note di sogno e fantasia.
In “Pennywhistle Jig”, Randazzo introduce il friscalettu siciliano di Giancarlo Lumetta, creando un ponte tra le origini siciliane del compositore e l’ispirazione irlandese del brano. La cantabilità e il virtuosismo del solista donano una nuova vitalità al tema, rendendo il pezzo un omaggio unico all’infanzia musicale di Mancini.
La versione strumentale di “Moon River” chiude l’album, mettendo in risalto le capacità degli interpreti. Con armonica, arpa, mandolino e fisarmonica, Randazzo crea un arrangiamento che esalta la bellezza intrinseca del brano in un intreccio di melodie che si fondono in un’elegante armonia.
Con SINFOLLYWOOD, Gaetano Randazzo va oltre la reinterpretazione, portando il genio di Mancini in una dimensione nuova. La sua carriera, che include collaborazioni con artisti come Jane Monheit, Patty Austin e Paolo Fresu, e progetti per orchestre prestigiose come l’Orchestra Sinfonica Siciliana e l’Orchestra di Bolzano e Trento, emerge in ogni traccia, dimostrando una padronanza musicale e una capacità di contaminazione che rendono questo tributo unico. SINFOLLYWOOD è un viaggio emozionale e culturale che celebra l’eterna bellezza della musica da film, una sintesi perfetta tra il mondo di Mancini e la visione contemporanea e innovativa di Randazzo.