Simone Bruzzese nasce a Sapri il 30 Gennaio del 1993. All’età di 6 anni incomincia a muovere i primi passi studiando pianoforte per poi iscriversi in una scuola privata di Sapri, la “Mainfunk” di Antonio Postiglione, noto per essere stato il tastierista di personaggi importanti nel panorama musicale come Enzo Avitabile, Fiordaliso e Nausicaa, per citarne alcuni.
Dopo aver lavorato in alcuni villaggi turistici d’Italia come piano bar con varie agenzie di spettacolo, nel 2017 pubblica il suo primo singolo “Come un frammento”, con il quale vince il concorso canoro “Casa Sanremo”, che gli ha permesso di incidere altri brani come “Realtà”, “Il Viaggio” e “The Distance”.
Nel 2022 incide il singolo dal titolo “Dimenticarmi di te” e nel luglio del 2023 pubblica “Come Dalì”.
Quali sfide hai affrontato quando hai iniziato la tua carriera musicale?
Innanzitutto, la sfida più grande che ho dovuto affrontare è conoscere la musica.
Grazie alla determinazione dei miei genitori di voler apprendere uno strumento, ho imparato a suonare il pianoforte da quando avevo 6 anni grazie a mio zio polistrumentista per poi proseguire gli studi in una scuola privata.
Da allora la mia strada è stata in discesa suonando un po’ qua un po’ là con vari gruppi musicali per poi affrontare la carriera da solista.
C’è stato un momento difficile che hai superato e che ha contribuito a plasmare la tua determinazione?
Certo.
Tante persone credevano che non sarei mai riuscito a raggiungere degli obbiettivi perché semplicemente non sapevo cantare, che usavo la mia voce in modo sbagliato, ma facendo esercizi e conoscendo lo strumento vocale, avevo capito che effettivamente qualcosa non andava nei binari giusti.
Ora, le cose sono ben diverse.
Quali artisti o eventi hanno avuto un impatto significativo sui tuoi primi lavori?
Grazie sempre ai miei genitori, ho avuto modo di conoscere la musica a 360 gradi, a cominciare dai mostri sacri tipo i Pink Floyd, Toto, Genesis e tutta la categoria musicale appartenente a quei tempi.
Quali sono state le principali influenze musicali o sonore per questo singolo?
Essendo che siamo in un’epoca dove bisogna seguire un filo conduttore musicale moderno, ho cercato un suono un po’ moderno con un po’ di sonorità vecchio stile usando pad, violini che richiamano un po’ quelli che sono i miei gusti principali con sonorità moderne ad esempio batteria elettrica e synth
Come hai scelto il titolo del singolo e quale significato ha per te?
Ho scelto questo titolo perché ho voluto ricreare metaforicamente quello che succede quotidianamente in un qualsiasi rapporto di coppia.
Vedo che c’è un senso di incapacità nel comunicare e risolvere i problemi che viene evidenziato dal silenzio.
Puoi condividere alcune anticipazioni su cosa i nostri lettori possono aspettarsi dal tuo prossimo lavoro?
Sicuramente essendo un brano estivo aspettavi un brano ballabile con sonorità funky e disco.