Recensione: “Medioevo in giallo nella narrativa di Ellis Peters” di Chiara Albertini

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Il libro – come Chiara Albertini sottolinea nella sua prefazione – si propone come un’approfondita analisi critica di Ellis Peters (pseudonimo di Edith Mary Pargeter), una scrittrice inglese del ‘900 la cui produzione letteraria ha riscosso un enorme successo nel campo del poliziesco, precisamente nel filone del «giallo storico»: un risultato motivato dal fascino che promana dal «mondo» medievale magistralmente evocato dalla scrittrice. Da qui un saggio ricco di riferimenti storici e letterari, per ripercorrere importanti tappe della società inglese e gallese.

Lo scopo principale del saggio di Chiara Albertini è senz’altro analizzare criticamente il lavoro della scrittrice inglese Ellis Peters e, al tempo stesso, esaminare gli aspetti polizieschi dei suoi testi, approfondendo la figura del detective. Un ruolo importante nella narrativa di Peters è infatti il “delitto medievale”, che Albertini analizza in ogni sua parte, regalando al lettore un saggio completo sotto ogni punto di vista.

Il testo di Albertini riscopre e presenta la bellezza dell’“età di mezzo”, un’epoca buia ma coinvolgente al tempo stesso. L’autrice compie un’analisi profonda, capace di ripercorrere le tappe umane attraverso le quali si è concretizzato chi siamo realmente oggi.

Nato dalla tesi di laurea di Chiara Albertini, il testo offre un grande spaccato di storia e mistero, che, fondendosi insieme, danno vita a un’opera di grande valore sociale. Ampio spazio è dedicato a un’autrice poco conosciuta, ma che ha dato un forte contributo alla narrativa gialla del tempo. Moltissimi gli aspetti sociali e politici ripresi dall’autrice, come la chiusura dei negozi durante la fiera di paese e il costo importante per la tenuta dell’Abbazia.
La voce narrante del testo, nella narrativa di Peters, offre una chiave di lettura soddisfacente, attraverso le “Brother Cadfael’s Chronicles”. Esse prevedono uno schema fisso che si basa principalmente su due elementi: crimine e inchiesta.

Il testo di Chiara Albertini, di fatto, prevede l’analisi di questi venti romanzi, dove il protagonista è l’indiscusso monaco Cadfael. La costruzione del personaggio Cadfael è incisiva e coinvolgente. Egli conquista una fetta di pubblico considerevole e, con l’aiuto del vice sceriffo Hugh Beringar, viene a capo di numerosi delitti.
L’autrice, all’interno del suo saggio, riprende anche la valenza della figura femminile. Nell’epoca di Peters, infatti, la donna ha due scopi principali: le cure casalinghe e la procreazione. Di fatto, ciò che risulta essere parte dominante nella vita di una donna è la sua fertilità e la sua dote. Da qui il concetto di “matrimonio di interesse” e numerose altre tematiche di forte impatto.

È il delitto raccontato dall’autrice il punto focale del saggio. Attraverso quest’ultimo, infatti, l’autrice analizza come il delitto possa essere la chiave di volta per scoprire la società. Sarà proprio attraverso le cronache gialle che la società svelerà punti d’ombra e punti di luce, fotografando in maniera perfetta l’Inghilterra e il Galles del dodicesimo secolo.

Uno spaccato narrativo che permette di mettere in luce il talento di Peters e, al tempo stesso, spalancare le porte sul Medioevo, dando voce a un giallo storico che ha il profumo di passato.
Chiara Albertini utilizza un linguaggio semplice e scorrevole, un approccio moderno e intuitivo capace di regalare ai suoi lettori una storia dalle tinte gialle che ancora oggi risulta moderna.

 

 

- 30/07/2024
TAGS: libro

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