Potete richiederla presso il Parco d’Arte Bum Bum Ga’
Via Ossaia – Montevarchi (AR) Telefono (39) 055 9102157
Recensione scritta e tradotta in inglese da Anna Chiaraluce il 9 marzo 2018
Carmelo Librizzi
Nasce a Petralia Sottana nel 1949, una ridente cittadina fatta di pietra, come dice il nome stesso, arroccata nel cuore dei monti delle Madonie, in provincia di Palermo. Oggi risiede a Montevarchi dove è giunto nella sua prima infanzia. La biografia riporta al doloroso percorso intrapreso, all’epoca della grande migrazione interna italiana degli anni cinquanta del secolo scorso, con la sua famiglia che migra al nord, tra le tante difficoltà a stabilirsi e integrarsi nella cittadina toscana con la speranza di iniziare vita nuova. Da qui il titolo “Ma quanto costa il pane?” Giunto nel Valdarno, a Montevarchi, è stato parte di quella comunità, ha vissuto nella popolana e popolare Via Cennano, un luogo per cui tutt’ora prova un profondo attaccamento e dove ha ancora tanti amici. Ci racconta la sua formazione giovanile, il lavoro manuale accanto a suo padre, la formazione musicale con la banda diretta dal Maestro Ugo Canocchi, la formazione di artista della pietra, del legno e del ferro che ha dato nuova forma a qualsiasi materiale duttile si trovasse tra le sue grandi mani operose, per trasformalo in opera d’arte. Come dice egli stesso “Trasformando pietre in colori mi sono raccontato”.
Fondatore del Parco d’Arte Bum Bum Ga, dove negli anni ha raccolto molte di queste sue opere, Carmelo Librizzi, come dice la giornalista Antonella Fineschi, la sua biografa, “è personaggio eclettico, animatore della vita culturale valdarnese, vero e proprio riferimento di un animato sodalizio di amici”. L’arte è di suo interesse a 360 gradi, lo interessa e si cimenta nella poesia, nel disegno, nella pittura, nell’incisione ma soprattutto nella scultura dove predilige uno stile “arcaico”, ma persegue con ammirazione l’ispirazione ai grandi come Michelangelo e Modigliani. Se fin da ragazzo ha coltivato il suo interesse per la musica, da adulto è divenuto un “Virtuoso del sassofono, è appassionato di jazz ed è stato ispiratore, nonché protagonista di indimenticabili stagioni musicali.” Nel suo parco spiccano tra le sue opere anche ritratti o busti di musicisti famosi, da John Coltrane ai Beatles, tanti scheletri di vecchie biciclette in rispetto della pratica del riciclo, un omaggio a miti delle due ruote come Bartali e Coppi e di Lucio Dalla che li ha celebrati musicalmente.
La biografia è arricchita dai contributi scritti della moglie e delle figlie, nella prefazione, e da quelli degli amici e degli estimatori della sua arte nella sezione “Ritratti”.
Biografa: Antonella Fineschi
Dice di se: i classici, quindici anni di giornalismo, poi il ritorno alle radici. Attualmente si occupa di un’azienda agricola e di un Roseto tra i più belli e importanti al mondo. Ha pubblicato il libro “Messaggi dall’arcana soglia”, indagine sui cimiteri del Valdarno, un omaggio allo struggente patrimonio culturale racchiuso nelle lapidi dei nostri antenati. Nata a Firenze nel 1954, vive nel Comune di Cavriglia, in una comunità di poche anime di un gran numero di animali e di piante.”
– English version –
You can order it at the Parco d’Arte Bum Bum Ga’
Via Ossaia – Montevarchi (AR)
Phone (39) 055 9102157
Review written and translated into English
by Anna Chiaraluce the 9 March 2018
Carmelo Librizzi
Born in Petralia Sottana in 1949, a charming town made of stone–as the name implies, perched in the heart of the Madonie mountains–in the province of Palermo, he lives in Montevarchi today, where he arrived in his early childhood. His biography refers to the painful path undertaken, at the time of the great Italian internal migration movement towards north of the 1950s, migrating with his family to Tuscany, among the many difficulties to settle and integrate in the northern town with the hope of starting a new life. Hence the title “But how much is the bread?” Arrived in Valdarno, in Montevarchi, he took part of that community; he lived in the popular and well-known Via Cennano, a place for which he still feels a deep attachment and where he still has a lot of friends. He tells us about his youth training, the manual work experience alongside his father, the musical training with the local band directed by Maestro Ugo Canocchi, his formation as an artist sculpting stone, wood and modeling iron. He tells us about himself as an artist who has given new shape to any ductile material he has had in his large, industrious hands to transform it into a work of art. As he himself says: “Transforming stones into colors I have told my story“.
Founder of the Bum Bum Ga Art Park where over the years he has collected many of his works, Carmelo Librizzi, as the journalist Antonella Fineschi–his biographer–says: “he is an eclectic character, animator of the Valdarno cultural life, a true reference point for an animated association of friends“. Art is of interest to him at 360 degrees, he is interested in, and engages in poetry, drawing, painting and engraving but especially in sculpture where he prefers an “archaic” style, however he pursues with admiration the inspiration to great artists like Michelangelo and Modigliani. If as a boy he cultivated his interest in music, as an adult he has become a “Virtuoso of saxophone, he is passionate about jazz and has been an inspirer and protagonist of unforgettable musical seasons.” In his art park, among his works, also portraits or busts of famous musicians stand out, from that of John Coltrane to that of the Beatles, many iron scraps–remains of old bicycles–in respect of the practice of recycling, stand as a tribute to the myths of the “two wheels” Bartali and Coppi and Lucio Dalla who celebrated them both in music.
The biography is enriched by the written contributions of his wife and daughters–in the preface–and by those of his friends and admirers of his art in the “Portraits” section.
Biographer: Antonella Fineschi
She says about herself as biographer: “She has on her account classical studies and fifteen years of journalism, then she returned to her roots. Currently she is in charge of a farm and a Roseto among the most beautiful and important in the world. She published the book “Messaggi dall’arcana soglia”, a cultural investigation into the cemeteries of the Valdarno, a tribute to the poignant heritage enclosed in the gravestones of our ancestors. Born in Florence in 1954, she lives in the Municipality of Cavriglia, in a community of few souls, of a large number of animals and plants.”