“Perderci” è un brano che racconta di tutte quelle storie d’amore che sembrano avere i presupposti per essere qualcosa di grande ma che si arenano o non nascono perché le paure superano la voglia di viversi.
La canzone è una ballad pop malinconica ma dal ritmo incalzante, dove pianoforti e pad ambient si mischiano a synth, drop vocali e ritmiche tipicamente elettroniche, nello stile del cantautore.
Il pezzo è stato scritto da Germano Parisi e coprodotto con Massimo Parisi (che ha all’attivo il singolo di Matteo Bocelli “Chasing stars”) e la produzione aggiuntiva di Lorenzo Maffia (produttore discografico ed attualmente pianista di Gigi D’Alessio). Mix e master sono realizzati da Andrea D’Amato.
Quali sfide hai affrontato quando hai iniziato la tua carriera musicale?
Tante, la prima è quella di buona parte della società che guarda la musica come un lavoro, un territorio incerto. Per fortuna ho avuto una famiglia che mi ha sempre supportare nelle mie scelte
C’è stato un momento difficile che hai superato e che ha contribuito a plasmare la tua determinazione?
Ce ne sono stati vari, il più grande e doloroso la perdita di mia madre dopo una malattia feroce. La musica è stata davvero la mia ancora di salvezza, ed ho ripreso in mano la mia carriera da cantautore che avevo trascurato per dedicarmi al vocal coaching (lavoro che amo tanto). Lo sto facendo anche per lei, so che ascolterà le mie nuove canzoni.
Quali artisti o eventi hanno avuto un impatto significativo sui tuoi primi lavori?
Claudio Baglioni, Sting, Pino Daniele, sono cresciuto con loro.
Se potessi dare un consiglio al “te” che ha appena iniziato la tua carriera musicale, cosa diresti?
Gli direi di fare tutto quello che ha fatto, di farlo anche prima, di avere una determinazione ancor più forte di quella che ha avuto ma di non vivere nessuna vita diversa da quella che la musica gli ha dato.
Quali sono state le principali influenze musicali o sonore per questo singolo?
Nel corso degli anni ho lavorato molto al mio sound, amo dare un vestito ambient, elettronico ed internazionale a brani italiani che sono piuttosto melodici.
Come hai scelto il titolo del singolo e quale significato ha per te?
Ho una specie di ossessione per i titoli firmati da una sola parola. La mia musica si è spostata su un concetto di immediatezza. La canzone significa molto per me, come ogni cosa che rilasciato finora, e sono davvero contento del risultato finale.
Puoi condividere alcune anticipazioni su cosa i nostri lettori possono aspettarsi dal tuo prossimo lavoro?
Un brano pieno di atmosfera, con dei musicisti eccellenti a suo supporto!
