On The Moon: “Il titolo è un omaggio al nostro amato gatto Zero, venuto a mancare qualche mese fa”

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“Zero” degli On The Moon è disponibile in un esclusivo formato Double A-Side contenente i brani “La stanza di Elena” e “Ansia”.  Il titolo è stato scelto per enfatizzare un tema comune tra le due canzoni: il concetto di cambiamento. Anche se questo può sembrare difficile e negativo all’inizio, può portare a risultati positivi nel lungo termine, nonostante le sfide immediate possano apparire insormontabili. Questa nuova release segna un nuovo inizio per la band.

Ciao ragazzi, è un piacere avervi qui. Parliamo subito del vostro nuovo Double A-side “Zero”, che contiene i brani “La stanza di Elena” e “Ansia”. Come avete scelto il titolo e quale significato ha per voi?

Grazie a voi per lo spazio!
All’inizio era in programma l’uscita de “La stanza di Elena”, ma l’etichetta ci ha suggerito questo form factor, e abbiamo subito pensato ad “Ansia”, brano a cui teniamo molto e al quale da tempo volevamo trovare una collocazione.
Il titolo è un omaggio al nostro amato gatto Zero, venuto a mancare qualche mese fa.

Parliamo di “Ansia”. È un brano molto intenso e personale. Potete raccontarci di più sulla sua genesi e sul significato del testo?

“Ansia” parla del primo attacco d’ansia di una persona, che affronta l’argomento senza mezzi termini ed a viso aperto.
È un brano a cui teniamo davvero molto, ed è una delle occasioni in cui siamo stati più diretti possibile, l’importanza e l’entità del tema lo imponevano.
E soprattutto è una storia vera, raccontata direttamente da chi l’ha vissuta.

E cosa ci potete dire de “La Stanza di Elena”? Sembra una canzone molto evocativa.

E’ uno dei brani che abbiamo scritto più di recente e che segna l’inizio di una nuova era per la band. Si ispira a molti cambiamenti avvenuti sia all’interno band che nella vita personale dei suoi componenti, non sempre positivi nell’immediato, ma che sulla lunga distanza ci hanno portato a crescere sia musicalmente che umanamente.

 

La vostra nuova formazione sembra aver influenzato molto il vostro lavoro. Come avete affrontato questo cambiamento?

Questo progetto ha avuto varie forme, ma Giorgia è stata determinante per le fondamenta della rinascita della band nel 2020, che ha portato a ciò che siamo oggi.
In realtà il modo di scrivere non è cambiato radicalmente, chiaramente avere una “testa” in meno fa differenza (soprattutto se si parla di una musicista con simili doti), ma il nostro è sempre stato un lavoro corale e spesso le parti di ogni strumento non venivano proposte da chi lo suonava.
Quindi, come già successo in passato, in certi casi pensiamo a come lei farebbe una chitarra per quel brano.
Allo stesso tempo però è stata una situazione stimolante per fare brani anche senza presenza di chitarre, con altri strumenti che magari ne facevano le veci creando nuove possibilità.

 

Avete programmato un tour estivo per promuovere “Zero”. Cosa possono aspettarsi i vostri fan dai concerti?

Ai nostri concerti proponiamo i nostri brani in elettrico o in acustico, a seconda delle situazioni in cui ci troviamo. Questo per avere la possibilità di esprimerci al meglio a seconda della situazione. In elettrico siamo nel nostro habitat naturale e si possono sentire i brani così come sono nei nostri album. Per l’acustico ci siamo dovuti reinventare, con percussioni ed uso di effettistica sul basso che viene suonato in modo diverso.
Una situazione diversa e che all’inizio chi è sembrata insolita, ma che si è poi rivelata molto soddisfacente.

 

Quali sono le città che toccherete durante il tour?

 

Il 27 Luglio saremo a San Giacomo di Roburent (CN) in apertura a Frankie hi NRG, mentre il 28 saremo a Codisotto (RE) come band opener de “La sindrome di Peter Punk”, passando poi ad agosto quando avremo di nuovo il piacere di suonare prima dei Meganoidi a Serrazzano (PI).
Comunque invitiamo tutti a tenere d’occhio i nostri social, il nostro calendario è in costante aggiornamento!

C’è un messaggio particolare che volete trasmettere ai vostri fan attraverso “Zero” e i vostri concerti?

Con il rischio di sembrare retorici invitiamo tutti i lettori a sostenere la musica indipendente italiana ed essere curiosi di scoprire le realtà che questo settore offre.

- 20/07/2024

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