Nettuno Jazz.23: Segnali dal Forte

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Dal 18 al 20 agosto torna con la sua terza edizione Nettuno Jazz.23 Segnali dal Forte, il festival jazz per la direzione artistica di Francesco Bruno che da tre anni anima il Forte Sangallo a Nettuno, nel bel mezzo del litorale laziale, di musica ma anche – grazie ai valori di volontariato cultura e inclusione che lo animano – di un diffuso sentire di comunità che ne fanno un evento unico caratterizzato da un capitale umano che ne firma la differenza. La formula, come già per il felice Anzio’s Summer Jazz Time, disegnata da Francesco Bruno prevede l’incontro di tre progetti musicali di grande jazz, con un concerto al giorno, e di eventi culturali collaterali fra poesia, teatro e arti figurative. Fra gli ospiti musicali, quindi, in programma il 18 agosto il Paolo Recchia Trio con il suo Three For Getz, con Paolo Recchia al sax, Nicola Borelli al contrabbasso e Enrico Bracco alla chitarra; il Francesco Bruno Trio con il suo recentissimo Zàkynthos il 19 agosto: con Francesco Bruno alla chitarra, Andrea Colella al contrabbasso e Marco Rovinelli alla batteria.

Per chiudere il 20 agosto con Eftekasat e il progetto Oriental & Contemporary Jazz con Amro Salah a piano e tastiere, Andrea Colella basso, Wadie Naim batteria e percussioni, Mina Ghobrial flauto, nay, beat box e voce, Ziad Hesham chitarra.

Tre appuntamenti, ciascuno con un proprio specifico spessore, che disegnano l’ampio spettro in cui dipana in questo secolo di mille linguaggi il jazz contemporaneo.

Fra gli eventi collaterali distribuiti e in replica fra le varie giornate: la Performance Ombre con Simona Crivellone alla danza e la voce fuoricampo di Patrizia Mezzogori; la Mostra Fotografica La vita a cura di Erri con la partecipazione dell’Associazione “Spiragli di luce”. Entrambi eventi a cura di Leonardo Leonardi e Silvana Maltese. La Compagnia Teatrale Il Borgo proporrà invece Vite da Jazz con monologhi di Ezio Braccioforte, Francesca De Francesco, Angelo de Francesco. Infine la poesia sarà affidata a Iago (Roberto Sannino) con Poesia Intemporanea. 

 Per i palati più raffinati dalle ore 20 alle 21 tutte le sere all’ingresso del Forte Sangallo verrà offerta agli spettatori una degustazione di vini a cura della prestigiosa casa vinicola La Divina Provvidenza di Nettuno.

Così ci racconta Francesco Bruno le ragioni di questo calendario e di queste scelte: “Le scelte artistiche di questo festival come pure quelle dell’Anzio’s Summer Jazz Time, nascono dal mio desiderio di poter offrire al pubblico proposte che sappiano combinare un irrinunciabile grande spessore artistico ma anche un’indispensabile capacità di arrivare a tutti gli spettatori, anche quelli meno addentro al linguaggio del jazz. Un connubio che ho sempre pensato sia possibile, oltre che necessario perché sono profondamente convinto che un buon progetto di jazz, debba poter includere vari livelli di percezione in modo che anche chi si avvicini a questo repertorio per la prima volta possa emozionarsi ed essere stimolato ad approfondire ed accrescere il proprio livello di conoscenza e quindi di percezione.

Sono convinto che solo in questa ottica il Jazz potrà rimanere un linguaggio vivo e non per pochi adepti e che sia nelle mani di noi artisti la possibilità che questo avvenga, cercando di raccontare e rinnovare questa storia affascinante e dalle infinite sfumature con parole comprensibili!”.

Ricordiamo che il Festival è organizzato dall’Associazione Hangar, con il patrocinio del Comune di Nettuno e in collaborazione con la Compagnia Teatrale Il Borgo e con AlfaMusic.

Programma completo

18 agosto

Ombre: performance di danza di Simona Crivellone

Mostra fotografica La Vita con gli scatti del giovane fotografo Erri e la partecipazione dell’associazione Spiragli di luce i cui ragazzi/e cureranno l’accoglienza degli spettatori e li accompagneranno nella visita alla mostra fotografica. Gli eventi sono curati da Leonardo Leonardi e Silvana Maltese.

Compagnia teatrale Il Borgo: Vite da Jazz

Thank you, professor Ferdinand Jelly Roll Morton. Come la corda rotta di un pianoforte, può cambiare la vita. Un monologo di Ezio Braccioforte

Poesia intemporanea di Iago (Roberto Sannino)

Interagire poesia e persone in un contesto informale e spontaneo. L’attuazione: su una grande lavagna a fogli, il poeta Iago scrive versi e pensieri in presa diretta, stimolato dai suggerimenti degli spettatori (una parola, un colore, un ricordo). Al termine lo scritto viene regalato alla persona “protagonista” dello scritto stesso. Renato Zero lo premia nel 2006, primo classificato al concorso Fonopoli con la poesia Il biancospino, (titolo della prima raccolta di poesia).

- 08/08/2023

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