Nesho: intervista alla band per “Lastrico”

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“Lastrico” è un brano che traduce in chiave pop-soul la volontà di rinascere dalle ceneri di un amore finito. La fine di una relazione è parte della vita e il percorso che porta a questa consapevolezza non è sicuramente facile. Il ritornello della canzone suggerisce un trucco, uno strumento che permette alla persona ferita di non soccombere al dolore: la leggerezza.

Quali sfide avete affrontato quando avete iniziato la vostra carriera musicale?
Il progetto nasce nel 2020 in piena pandemia, dunque si può dire che fin da subito abbiamo affrontato grosse sfide organizzando prove e produzioni tra una zona rossa e una arancione.
Al tempo il progetto era ancora in via di definizione in termini di membri, motivo per cui le prime canzoni sono nate senza arrangiamenti “completi”. Anche negli anni a seguire, nella fase di produzione vera e propria, al black deer studio, abbiamo dovuto incastrare le varie registrazioni tra un “contagio” e l’altro. Una volta usciti da questo periodo abbiamo lavorato in modo fluido e costante, fino ad oggi, periodo dove ci attendono nuove sfide sempre più ardue.

C’è stato un momento difficile che avete superato e che ha contribuito a plasmare la vostra determinazione come gruppo?
Durante una sessione di prove stavamo provando a comporre un pezzo con sonorità accattivanti che potesse catturare il nostro pubblico tramite un ritmo incalzante e un testo ironico e accattivante. Questa scelta ha portato la band ad un momento di tensione a causa delle troppe idee che avrebbero dovuto caratterizzare il pezzo. Ad un certo punto ci siamo ritrovati a suonare il pezzo tutti insieme senza il nostro caro Ric che una volta origliato il pezzo fuori dalla sala prove, percependo la sintonia della band, è rientrato scrivendo di getto il testo concludendo la composizione. E cosi nasce la nostra Funky Erotica!

Quali artisti o eventi hanno avuto un impatto significativo sui vostri primi lavori?
Facciamo veramente fatica a rispondere a questa domanda. Le influenze sono state molteplici, sicuramente tra i nostri “mentori” compaiono nomi di artisti che hanno segnato indissolubilmente la storia della musica italiana. Possiamo citare primi fra tutti Lucio Battisti, Lucio Dalla e Vasco Rossi fino ad arrivare ad artisti come Cremonini e Ligabue. Non possiamo negare che altri artisti contemporanei hanno avuto un notevole impatto nella nostra musica, come Fulminacci, Pinguini Tattici Nucleari, Calcutta.

Se poteste dare un consiglio al “voi” che ha appena iniziato la carriera musicale, cosa direste?
Credi di più nella musica italiana comincia a farla da subito! Non soffermarti su dubbi di genere ma fai quello che ti ispira e ti diverte.

Quali sono state le principali influenze musicali o sonore per il vostro ultimo singolo?
Lastrico è la canzone che è rimasta più fedele alla sua forma embrionale. Abbiamo tentato di declinare in chiave più moderna insegnamenti impartiti dalla tradizione soul. Nel caso di questo brano le maggiori influenze provengono da artisti esteri, come per esempio Marvin Gaye, Bill Withers, Prince, Lenny Kravitz.

Come avete scelto il titolo del singolo e quale significato ha per voi?
Lastrico rappresenta istantaneamente come termine la condizione della persona protagonista del testo. Per noi questo brano significa alleggerire la propria vita tramite la musica.

Potete condividere alcune anticipazioni su cosa i nostri lettori possono aspettarsi dal vostro prossimo lavoro?
Durante l’estate uscirà un nuovo singolo che chiuderà il ciclo delle prime pubblicazioni. Al contempo stiamo lavorando a nuovi pezzi da portare in studio e pubblicare prossimamente

- 28/05/2024

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