“A te fra duemila anni” vol.1 e vol.2 sono i primi due brani di “Non devi usare gli occhi” il secondo disco dei Mattatoio N5 del quale ne anticipano l’uscita. Le due tracce, intimamente legate dalla tematica, sono frutto di un processo di scrittura unico ed a sé stante.
Il primo singolo presentato è “A te fra duemila anni, Vol.1”, canzone in cui si respira un’aria tetra, opaca, come l’aria fredda della nebbia padana che percorre i polmoni in una mattina d’autunno e che tiene ancorati ad una routine ripetuta ogni giorno in cambio di qualche rimasuglio di tempo, che però non significherà mai libertà.
Il brano è malinconico, a tratti ossessivo e rincorre un cambio di tonalità che significherebbe il trovare una soluzione, una via di fuga. Questa evoluzione non arriva. La rabbia si mostra invece soluzione e ne domina la conclusione.
“A te fra duemila anni”, vol.1 e vol.2, sono inoltre la colonna sonora di un cortometraggio in due parti girato da Matteo Zonca (Muzo Dance Theatre Company), dal titolo “The blindness of the Tsorem Mihalasas” e del quale qui si può vederne il video.
I Mattatoio N5 sono un gruppo strumentale di Sermide (MN). Vagano sperimentalmente ma con mete precise e definite, tra diversi generi musicali, tra cui il post-rock, il blues e lo stoner, disegnando un prototipo musicale che a loro piace definire Rotten Blues.
La band è composta da Alessandro Alberti (Destroyer, Le Soffitte di Anna) alla batteria, Claudio Ghiretti (Bianconiglio, Find the Dog) al pianoforte e Matteo Zibordi (Le Soffitte di Anna) alla chitarra. Nel dicembre 2017 esce il loro primo disco, “Kate Moss nuda e morta”, anticipato dal singolo Penelope. Nella prima metà del 2020 è invece prevista l’uscita del secondo lavoro in studio: “Non devi usare gli occhi”.
link al video: https://www.youtube.com/watch?v=xuVf5k4eTb4