MaLaVoglia: emozioni nude e sincere nel singolo “Freddie”

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Con “Freddie”, MaLaVoglia ci regala una ballad intima e minimale, costruita su piano e voce. Il brano è un dialogo onirico con Freddie Mercury, simbolo di sogni, sacrifici e autenticità. Nato in un periodo di profonda solitudine, il singolo esplora le debolezze e i dubbi dell’artista, mettendo a nudo le sue emozioni. In questa intervista, MaLaVoglia racconta il suo percorso, le sfide affrontate e anticipa lavori futuri che, come sempre, saranno unici e diversi.

Quali sfide hai affrontato quando hai iniziato la tua carriera musicale?
Ciao a tutti voi di Cyrano Factory.
Alla vostra prima domanda farei prima a correggervela così: quali sfide non hai ancora affrontato quando ho iniziato…
A parte gli scherzi, sono tantissime le sfide che ho affrontato e che mi hanno permesso poi di macinare km su questo mio percorso in musica. Sfide diverse, in ambiti diversi della mia vita. Quando scegli di portare avanti un tuo sogno tutto viene coinvolto, vita privata, quotidianità e quindi le sfide sono un po’ dappertutto. Anche portare fuori la tua ragazza a cena tra un uscita di un singolo, un live, un provino da preparare può diventare una sfida. Ho imparato col tempo che anche le piccole cose vanno mantenute vive, sono importanti. Non meno di tutto il tuo mondo che stai plasmando. Perché proprio le piccole cose lo renderanno migliore.

C’è stato un momento difficile che hai superato e che ha contribuito a plasmare la tua determinazione?
Qui torno serio.
Sì. Ci sono stati momenti molto bui all’interno della mia vita che mi hanno portato poi a concentrare ancora di più le mie energie.
Il primo è nel 2018. Avevo vinto Area Sanremo e andai a fare le selezioni per entrare a Sanremo Giovani negli studi di Via Asiago a Roma, davanti alla commissione presieduta da Claudio Baglioni. Non entrai tra i giovani e la mia speranza di entrare a Sanremo giovani tramontò lì. L’anno dopo abbassarono l’età e non potei più presentarmi. Ma la cosa che mi mandava fuori di testa dal nervoso era sapere che pur avendo vinto Area Sanremo, fatto le selezioni per Sanremo Giovani, sembrava tutto finire lì. L’idea che dopo tutta quella trafila non ci fosse niente all’orizzonte, mi rendeva triste e mi faceva chiedere se non stessi sbagliando tutto.
Mi sentivo abbandonato quasi, da tutti quelli che avevano lavorato con me, dalla vita, da tutto e forse anche da me stesso. Sì, ammetto che fu un periodo di solitudine profonda.
Il secondo momento è stato il COVID… mi ero appena rialzato e in piena corsa. Di nuovo subii un’altra mazzata.
Tutto fermo.
Per forza.
Mio padre che non stava bene e tutte altre mille situazioni che non avevo mai gestito.
Lì però ho imparato che succedono cose più grandi di te non puoi colpevolizzarti e né tanto meno prendertela con la vita, il destino o tutto ciò che vuoi.
Ci sono cose che non possiamo determinare. Mi sono rannicchiato in un angolo di mondo e ho scritto, tanto, tantissimo. Ecco, credo che la pandemia e la segregazione che ne è derivata mi è servita a plasmare tutta la mia determinazione.

Quali artisti o eventi hanno avuto un impatto significativo sui tuoi primi lavori?
Potresti non crederci ma non ho mai preso artisti di riferimento per scrivere. Cioè, scrivevo e suonavo le cose che mi venivano senza pensare voglio fare una canzone come quella di tizio o caio. Scrivo e canto come mi vengono le cose, infatti le mie canzoni sono mondi tutti molto diversi tra loro.

Se potessi dare un consiglio al “te” che ha appena iniziato la tua carriera musicale, cosa diresti?
Di non accettare consigli ma di ascoltarsi sempre. Che tanto i consigli sono tutti giusti e tutti sbagliati. Ognuno ha il suo percorso. E ognuno deve scoprirlo da sé.

Quali sono state le principali influenze musicali o sonore per questo singolo?
FREDDIE è nata proprio in quel 2018, in quel periodo di solitudine profonda. Volevo raccontarmi esponendo tutte le mie debolezze di quel momento, volevo una canzone vera, intima, scarna, nuda, ridotta all’essenziale. In questo è stato molto bravo il mio amico Gabriele Baiardi al Piano che le ha dato un vestito bellissimo.
È una ballad piano e voce.

Come hai scelto il titolo del singolo e quale significato ha per te?
FREDDIE è un dialogo impossibile, onirico e un po’ folle tra me e FREDDIE MERCURY anzi, Farrokh Bulsara… il FREDDIE uomo.
In quel momento così delicato della mia vita mi chiedevo se tutti i sacrifici di vivere una vita in nome di un sogno e spenderla per esso ne valesse davvero la pena.
Ma allo stesso tempo mi chiedevo anche come sarebbe stato condurre una vita rinunciando al mio sogno pur sapendo benissimo che proprio in quel sogno esisteva la mia persona, il mio vero essere.
E a chi potevo chiedere se non a FREDDIE? In realtà poi in questo brano ho messo molto di più. Tanti sono gli scenari che ho cercato di raccontare in FREDDIE.

Puoi condividere alcune anticipazioni su cosa i nostri lettori possono aspettarsi dal tuo prossimo lavoro?
Di sicuro posso dirti che sarà diverso da tutti gli altri, come tutte le mie canzoni lo sono tra loro. Forse è un male, forse è un bene. Non lo so. So solo che solo così può esistere MaLaVoglia.

- 10/12/2024

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