L’artista milanese Paola Arrigoni, membro di The Perceptive Group, sarà protagonista di un approfondimento critico sabato 24 agosto ore 17.00 presso Palazzo Albrizzi Capello a Venezia, sede del Padiglione Grenada alla 60. Biennale di Venezia Arte.
Pittrice di fama internazionale Paola Arrigoni, il cui merito è innanzitutto quello di una ricerca «vissuta con profondo rispetto per la vita e l’ambiente, finalizzata a trasmettere pensieri e riflessioni per suscitare una interazione con il riguardante e far riflettere». Nascono composizioni connotate da accenti altamente elegiaci ma anche destinate a rappresentare il disastro ambientale, con particolare attenzione al soggetto marino. In tal senso Arrigoni afferma: «Nei quadri non mi precludo l’impiego di nessun tipo di rifiuto o scarto che considero opportunità. In questa nostra epoca diventa basilare non sprecare risorse in una visione di economia circolare, donando nuova vita alla materia e raggiungendo risultati di costante comunicazione per sensibilizzare la società verso il problema del degrado, ambientale. Oggetti banali e creati in serie, oppure scarti, sicuramente destinati al macero, nei quadri ritrovano unicità e nuova vita. Soffro per i danni all’ecosistema e per le ingiustizie sociali, quindi cerco di porre attenzione su tante problematiche che a volte vengono ignorate». La produzione è materica frutto spesso dell’acrilico su tela o legno; inoltre l’utilizzo di materiali riciclati rivela ascendenze ready-made e dadaiste che portano alla mente le sperimentazioni di Man Ray e Francis Picabia. L’artista, membro di The Perceptive Group, sarà protagonista sabato 24 agosto presso il Padiglione Grenada di un approfondimento che partirà dall’opera esposta “Nascere non basta”, paradigmatica nel rappresentare una rinascita esistenziale finalizzata a un rapporto sempre più rispettoso tra uomo e creato. La critica d’arte Giulia Rustichelli a proposito della composizione in esame afferma: «Nascere non basta, come ammise Pablo Neruda; poiché è il perpetuo ridestarsi, ogni giorno, a rendere l’imperscrutabile essenza meritevole di linfa. Primaverile è, al contrario, l’abbraccio tra le genti e, come i fiori, così anche l’anima germoglia. Su rami vivi, come in Anselm Kiefer, ancora nudi e pallidi, lì, dove l’inverno s’era insinuato, sbocciano colori, spazzano via il gelido sonno. L’attesa è terminata, compaiono promesse di nuova vita, l’anelito di nuove connessioni; il freddo è sconfitto. La Natura ci rivolge un linguaggio muto, comunicazione non verbale nondimeno potente. Mediante l’incontro rispondiamo allora con la nostra umanità, ci riconnettiamo in un coro di stupore». L’elemento naturalistico, che pare fiorire sulla tela, è occasione non solo per imbastire un collegamento tra mondo naturale e esperienza umana, ma, anche per pensare il mondo come unica unità, stesso spazio su cui tessere – secondo gli insegnamenti dell’intellettuale martinicano Edouard Glissant – la “poetica della relazione”.
NOTE BIOGRAFICHE
Paola Arrigoni, è nata nel 1960 a Milano; ad oggi, invece, abita e opera a Sanremo. Riassumendo le svariate occasioni espositive a cui ha avuto l’opportunità di partecipare ricordiamo le monografiche “In scena la natura” tenutasi a Torino, Galleria d’Arte Malinpensa by La Telaccia (nel febbraio 2023) e la mostra sensoriale “Visione oltre la luce” al Museo Villa Luca – Pinacoteca Rambaldi di Sanremo (dal marzo al maggio del 2024). Tra le collettive menzioniamo, a titolo non esaustivo, le esposizioni più recenti (2023): quelle al Complesso Monumentale del Museo Irpino ex Carcere Borbonico, sito ad Avellino; le iniziative svolte nelle sale dello Spazio SV -centro espositivo San Vidal a Venezia; l’esposizione a La Piccola di Ospedaletti dal titolo: “Violenza sulle donne: 20 opere per dire NO!”. All’estero, invece, è doveroso citare l’Esposizione Internazionale d’Arte Contemporanea Stoccolma (Svezia) sede espositiva Alviks Bibliotek (dall’11 al 25 maggio 2023); Parigi Art Shopping Carrousel du Louvre (ottobre 2023); l’International Contemporary Art Fair Marsiglia (ottobre 2022). Le riproduzioni fotografiche delle opere di Arrigoni sono confluite in molte riviste e volumi di settore tra cui l’Atlante dell’Arte Contemporanea, Giunti editore (2024).