L’arte di Josine Dupont al Padiglione Grenada alla 60. Biennale di Venezia

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Il prossimo 4 giugno alle ore 17.00 a Palazzo Albrizzi Capello a Venezia – presso il Padiglione Nazionale Grenada alla 60. Biennale di Venezia Arte – la conversazione, con la pittrice di fama internazionale Josine Dupont, artista milanese, membro di The Perceptive Group.

Conosciuta in tutto il mondo per opere che si contraddistinguono da un metro elegiaco altamente poetico sarà protagonista di un approfondimento che partirà dall’opera esposta “Connessioni”, chiaro riferimento al tema generale della mostra “No man is an island”, titolo che trae spunto dai versi del poeta John Donne: «Nessun uomo è un’isola, completo in sé stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto []. La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell’umanità. E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te».

L’intenzione è quella di dare un volto collettivo all’umanità – senza divisioni o separazioni – a tal punto che la morte di un uomo diventa lutto interiore di ognuno. La critica d’arte Dott.ssa Giulia Rustichelli a proposito di “Connessioni” afferma: «I visi pensierosi, gli arti posati, le membra statuarie, le forme corporee dalle fattezze barocche quasi scolpite nel marmo, si sfaldano lentamente, si disgregano gradualmente, dissolvendosi in una lenta, inesorabile scissione. Le nette linee perimetrali seicentesche, didattiche e gloriose nei tempi che furono, ora si addensano, si compattano, fondendosi in un tutt’uno indistinguibile, in un unicum con i colori dominanti. Le sagome, sospinte oltre la mera mimetica imitazione, si scindono in un vortice di sfumature, le linee si sfilacciano, rincorrono, perdono nel tripudio di tinte. I contorni, nel progressivo svanire, cedono il passo ai bagliori, alle ombre. Le identità disperse, recondite, velatamente celate, esaltano l’indissolubile, inscindibile unione delle cromie con la realtà materica, della pigmentazione con la sostanza fisica. Connessioni coniuga l’impeto, l’estro dinamico e proiettivo, alla brillante e sfolgorante intensità, radicandolo saldamente alla superficie vitalistica, alla tela, esuberante, eppure al tempo stesso scura e graffiata […] Josine Dupont brama un’interazione, una corrispondenza empatica atta a instaurare momenti di comune consonanza tra spiriti affini».

 

NOTA BIOGRAFICA

Josine Dupont nasce a Milano in una famiglia di origine belga, possiede una formazione professionale maturata alla Scuola Superiore degli Artefici di Brera e all’Accademia di Belle Arti di Genova, presso la quale si diploma in Pittura. Oggi risiede e opera tra Rapallo e il capoluogo meneghino. Ha partecipato a diverse mostre personali e collettive. In particolare, le monografiche si sono tenute a Roma, nella galleria Il Collezionista (2012) e poi a Arte Borgo Gallery (2021), nella Galleria Wikiarte di Bologna (2013, 2015), a Palazzo della Racchetta di Ferrara (2015) e nell’Antico Castello sul Mare sito a Rapallo (2015). L’artista nel 2016 è a Torino alla Galleria di ArteCittàAmica e l’anno seguente a Venezia nella Galleria 2432 poi a Palazzo Pisani Revedin (2024), mentre presso Santa Margherita Ligure espone nello Spazio Cella Art&Communication (2021). Tuttavia soprattutto a Milano espone le sue opere: nel 2013, 2014, 2015, 2019 per A.M.A.C.I. (l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani) e nel 2023. Per quanto concerne le mostre collettive si ricordano, a titolo non esaustivo, quelle svolte alla Galleria Scarabeus, Praga (2008), presso la storica Galleria La Telaccia di Torino in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia (2011). Nella capitale è presente allo Spazio della Galleria Agostiniana per “I Big dell’Arte contemporanea” (2012); sarà poi chiamata nel 2014 presso le sale dell’Università di Roma La Sapienza. Le sue opere giungono nel 2016 a Los Angeles presso l’Istituto Italiano di Cultura e verranno scelte, nel 2022, per la mostra itinerante “Congiunti”, svoltasi partendo dal Castello Visconteo Sforzesco di Novara, successivamente alla Torre delle Arti di Bellagio e infine nel Palazzo della Cancelleria Apostolica Vaticana di Roma. Presente, con la sua produzione, nelle collezioni permanenti della Civica Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Giuseppe Sciortino e nel Latino Art Museum di Pomona, in California. È presente nell’Atlante dell’Arte Contemporanea, Giunti editore.

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