Durante la pandemia, Gabriele ha scoperto nella scrittura un modo per passare il tempo e comunicare i suoi sentimenti. Questa necessità espressiva ha dato vita a “Apnea”, il suo primo singolo ora distribuito da Sony Music. “Scrivere per me è diventato un modo per raccontare i miei mondi interiori” dice Gabriele. Il singolo, prodotto da Rory Di Benedetto, rappresenta un importante punto di svolta per l’artista, che ringrazia calorosamente chiunque abbia creduto in lui, specialmente la sua insegnante Alessandra Alessi. Con “Apnea”, Gabriele inizia un viaggio artistico che promette grandi cose.
Quali artisti o eventi hanno avuto un impatto significativo sui tuoi primi lavori?
Mi lascio profondamente influenzare dalla musica emergente. Ad oggi nella scena italiana, sono davvero pochi gli artisti che riescono a sorprendermi.. Tra di loro, posso citare Mahmood, Madame e Anna. Sono artisti che secondo me riescono a trasmettere un messaggio potente e chiaro.
Quali sono state le principali influenze musicali o sonore per questo singolo?
Le principali influenze musicali e sonore per questo singolo provengono principalmente dall’urban, ma anche dal pop. Sono stati mescolati elementi caratteristici di entrambi i generi.
Come hai scelto il titolo del singolo e quale significato ha per te?
Ogni brano esplora un territorio musicale differente,
Il titolo “Apnea” è stato deciso alla fine della chiusura del testo, che affronta la sfida di rimanere a galla in vari contesti sociali. La canzone esplora la difficoltà di respirare e di essere sé stessi in un mondo che spesso normalizza aspetti negativi della società.
Puoi condividere alcune anticipazioni su cosa i nostri lettori possono aspettarsi dal tuo prossimo lavoro?
Attualmente, sto lavorando su diverse canzoni che presentano uno stile completamente diverso da “Apnea”. Ogni brano esplora un territorio musicale differente.
Questa diversità stilistica è un elemento chiave del mio processo creativo
