Con il suo concept album Fame, Federica G affronta con coraggio il tema dei disturbi alimentari, ripercorrendo il suo percorso di lotta contro l’anoressia e di rinascita. Il titolo, che gioca tra il significato italiano di “fame” e quello inglese di “fama”, riflette la dualità tra il dolore vissuto e il desiderio di riscatto. Ogni brano segue cronologicamente le tappe del suo viaggio personale, trasformando il dolore in speranza. In questa intervista per Cyrano Factory, Federica ci parla del disco, delle sfide affrontate e dei progetti futuri, tra cui la prossima esibizione live il 17 gennaio a Civitanova Marche.
Quali sfide hai affrontato quando hai iniziato la tua carriera musicale?
Il primo passo è stato trovare qualcuno che potesse aiutarmi a produrre il mio disco senza stravolgere le canzoni che avevo scritto. Per me hanno un significato importante e l’idea che il messaggio che stavo raccontando rischiasse di non essere espresso come lo avevo in mente mi preoccupava molto.
C’è stato un momento difficile che hai superato e che ha contribuito a plasmare la tua determinazione?
Qualche anno fa partecipai a un contest e per le finali mi esibii live. Ci fu un problema tecnico appena iniziai a suonare, non sentivo niente dalla cassa spia, nè voce né strumento. L’esibizione non mi soddisfò per niente, ci rimasi molto male anche perché probabilmente a causa del problema tecnico e della mia inesperienza non mi classificai come speravo.
Quali artisti o eventi hanno avuto un impatto significativo sui tuoi primi lavori?
Quando ho scritto le canzoni del disco ascoltavo molto Ultimo, Low Low, Levante e Madame…sono tutti artisti che mi hanno influenzato.
Se potessi dare un consiglio alla “te” che ha appena iniziato la tua carriera musicale, cosa diresti?
Non mollare mai!
Quali sono state le principali influenze musicali o sonore per questo nuovo disco?
I riferimenti che ho utilizzato per ottenere il suono che volevo spaziavano da artisti come Dean Lewis ad Ariete.
Come hai scelto il titolo e quale significato ha per te?
Ho scelto il titolo “Fame” perché cercavo una parola che potesse subito far pensare all’argomento di cui tratta il disco, ovvero l’anoressia. Per me ha anche un altro significato oltre al richiamo ai disturbi alimentari: se letto in inglese significa “fama” e mette in evidenza la mia voglia di riscatto dopo questo momento difficile che ho affrontato.
Puoi condividere alcune anticipazioni su cosa i nostri lettori possono aspettarsi dai tuoi prossimi impegni?
Sto organizzando qualche data per esibirmi live e pubblicizzare il disco. La prossima sarà il 17 gennaio 2025 a Civitanova Marche.