Artista eclettico e multidisciplinare, Emanuele Scataglini ci ha nel tempo abituati a progetti e performance particolari e strabilianti. Non a caso anche il suo ultimo progetto si delinea su forme non convenzionali, e lontane dai canoni del music business, per regalare allo spettatore qualcosa di unico, proiettandolo in questo caso nello straordinario mondo della “Belle Époque”.
Un’opera a metà tra musica e teatro che fonde in sé numerose altre forme d’arte, con un affresco che immerge l’ascoltatore nella Ville Lumiere, quella Parigi di fine ottocento e inizio novecento, i cui protagonisti erano pittori, scrittori, ballerine, funamboli e circensi.
Un’atmosfera bohémien ricostruita a perfezione e con passione dall’artista, attraverso numerose collaborazioni con: Gabriella Favaro, Simona Daniele, Mitia Maccaferri, Renato Spadari, Marta Pistocchi, Stefano Sergeant, Valentina Sgarbossa, Barbara Rosenberg, Andrea Brunetto, Erica Meucci, Andrea Ferrari, Alice Brizzi, Gabriele Reboni. Attori, cantanti ed eccellenti maestranze delle spettacolo che insieme hanno contribuito a realizzare questo incredibile progetto, ideato e ben orchestrato da Emanuele Scataglini.
L’artista ha immaginato di essere un cittadino di Parigi, Messieur Arnould Vanvitell: una sera entra all’Unicorne, un locale di Montmartre e si innamora della ballerina Sophie; assiste allo spettacolo del Grande Rastelli, vede le opere dei grandi, si perde nel vino e nel gioco. La Ville Lumiere lo consuma e al contempo lo fa sentire vivo.
Ecco, dunque, che “Belle Époque” diventa un vero e proprio viaggio dove si fondono musica, colori, profumi ed atmosfere… un intero universo che ci porta a scoprire tanti personaggi che caratterizzarono quel periodo così fervido.
Ricerca storica, cura del dettaglio entrando in punta di piedi per carpire ogni sfumatura dell’epoca, questi gli ingredienti di Emanuele Scataglini, per far rivivere in musica e video la Parigi dei bohémien.