È in rotazione radiofonica e disponibile in digital download e su tutte le piattaforme streaming “MODELA”, il nuovo singolo della cantante reggiana YULLA che anticipa il disco di inediti in uscita a gennaio 2020. Un brano romantico, misterioso, sexy, un reggaeton provocante che scalderà l’inverno.
Yulla, com’è nata la tua passione per il canto?
Non ho mai avuta una vera e propria passione per il canto fin dalla nascita, la mia passione è sempre stata scriverle, poi…a forza di sentirle cantare da altri ho pensato: perché non cantare io le mie canzoni? Da lì è iniziato il mio percorso come cantante, oltre a essere autrice e compositrice. In pratica me la scrivo, me la suono e me la canto!
Il tuo ultimo lavoro, Modela, come già i brani precedenti, ha il sapore reggaeton da tormentone. Come nasce un tuo brano?
Ogni brano racconta una parte della mia vita o il vissuto di qualcuno vicino a me. Parto sempre quindi da qualcosa di vero e accaduto poi, compongo poi la melodia. Sia che l’argomento sia triste, gioioso, malinconico o tragico il tutto viene reso allegro e vivace perché sono sempre dell’idea che tutto si possa affrontare con il sorriso e la positività. Anche i momenti e le vicissitudini più dolorose.
Stai pensando alla pubblicazione di un disco? Sarà vicino allo stile di “Modela”?
Ho già realizzato un album che necessita solo delle ultime modifiche, essendo io molto pignola. L’album è interamente reggaeton, a tratti più vivace e ballabile, a tratti più lento e romantico. Ma sempre allegro. Contiene in sé diverse contaminazioni che spaziano dal pop latino alla bachata, passando per salsa e chamarrita. Uscirà agli inizi del 2020 e sarà contenuto in un cofanetto insieme al mio primo libro, intitolato “Olvidar-dimenticare”. Un’altra delle mie continue sperimentazioni.
Quanto conta per un’artista la contaminazione e quali altri stili musicali ti piacerebbe sperimentare in futuro?
La contaminazione è indispensabile per allargare i propri orizzonti, per conoscere e per crescere. Al momento sto sperimentando la musica Trap, genere che mi diverte moltissimo e mi ha fatto scoprire una modalità di scrittura molto più libera e senza vincoli, uscendo dalla comune metrica dei testi classici. Ho un progetto in mente, ancora chiuso nel cassetto, che unisce una base trappeton a due voci, una trap e una lirica. Una miscela “strana” ma molto stimolante!
Cosa ne pensi di un possibile lavoro all’estero con la musica?
Al momento io lavoro già prevalentemente all’estero con la mia musica. Principalmente in Spagna e Argentina. Ovviamente il mondo è molto più ampio, quindi chissà…chi non vorrebbe essere un’artista di fama internazionale!??!?!
Per concludere, quale messaggio vorresti che arrivasse al pubblico, oggi, attraverso la tua musica?
Vorrei che arrivasse un messaggio molto semplice. Sorridete, qualsiasi cosa accada, ballateci su e amate smisuratamente colui o colei che vi tratterà come una “Modela”…o come il Principe Azzurro!