Ci hanno sempre detto che l’arte, più in generale la cultura, attragga una “nicchia” di pubblico composta in gran parte di addetti ai lavori, appassionati e specialisti del settore. Il Museo del Presente di Rende è l’eccezione che conferma la regola, poiché capace di attrarre una grande quantità di pubblico, grazie ad iniziative di rilevanza nazionale, senza dimenticare di dare risalto alle potenzialità del territorio. Una programmazione quella del Museo rendese, che in poco tempo è riuscita a dar vita ad un calendario di appuntamenti artistici culturali che hanno catalizzato presenze record con addetti ai lavori, specialisti e tanto pubblico, composto da scolaresche, famiglie e gruppi che hanno deciso di visitare e spendere il loro tempo libero all’insegna dell’arte e della cultura. “Basta infatti guardare alla programmazione realizzata dall’amministrazione comunale di Rende – afferma il critico d’arte il dott. Roberto Sottile, curatore e consulente per le tematiche afferenti lo sviluppo dell’Assessorato all Cultura e delle attività del Polo Museale – per capire subito che il Museo del Presente, cammina in netta controtendenza rispetto ad altre stutture museali presenti in Calabria. Chi frequenta ì musei in Calabria percepisce subito tutto ciò. Partendo dalla mostra dell’artista Zofia Lipecka “Ci guardano”, fortemente voluta dall’assessore alla cultura la prof.ssa Marta Petrusewicz, che affronta per la prima volta al Museo del Presente, una tematica importante come quella della Shoah, i numeri delle presenze parlano chiaro. I cittadini rendesi, i cittadini dell’area urbana, i calabresi e i turisti che arrivano in città frequentano e vivono il Museo del Presente. Mentre, – continua Roberto Sottile – 500 sono le presenze in solo due giorni registrate nei workshop Art Fabrique di Stefania Sammarro realizzati il 6 e 7 di marzo, workshop propedeutici alla prossima mostra del 14 marzo. Scorrendo il calendario degli eventi poi, bisogna ricordare che il 2018 si è aperto con una mostra che ha segnato un vero e proprio record con 4200 visitatori in soli 24 giorni. La mostra su Antonio Ligabue realizzata in collaborazione con l’Associazione N° 9 ha offerto al pubblico calabrese per la prima volta attraverso pitture, incisioni, sculture ed oggetti la possibilità di conoscere un geniale artista, che visti i numeri, è sicuramente entrato nel cuore dei calabresi. Così come presenze importanti per le mostre MAGMA del Maestro Alfredo Granata che ha chiuso la programmazione 2017, vincitore di Geni Comuni 2016; la mostra dei gioielli d’artista di Valeria Cataudella, la mostra del Maestro Mimmo Legato e Login con gli artisti Angelo Gallo e Lucrezia Siniscalchi, fino ad arrivare a Geni Comuni, realizzata nel settembre 2017 con 500 visitatori nella sola serata inaugurale.
“Questa attenzione, di attrarre il favore del pubblico – sostiene ancora Roberto Sottile – non è il frutto di una moda o della casualità. Il Museo del Presente, ma potrei anche parlare del Museo Civico, e del Museo Bilotti nel castello, attraggono visitatori perché la programmazione messa in atto, naturalmente con dei distinguo, dovuti alla conformazione e alla tipologia del museo, è capace di apportare il giusto mix di ricerca “curiosità” e qualità, offrendo un calendario di eventi artistici culturali per tutte le fasce di età. Ciò è possibile solo se tutte le parti in causa camminano verso un obiettivo comune e condiviso. E ciò sta oggettivamente accadendo. È un dato di fatto reale ed inconfutabile. Il Museo del Presente è diventato un “cantiere culturale” non più un museo della città di Rende, ma un Museo che guarda a un bacino di pubblico molto più vasto, capace di presentare, programmare e realizzare grazie al lavoro di tante professionalità eventi di spessore artistico culturale che stanno riscuotendo consensi importanti”.