Parte oggi una nuova rubrica di letture e recensioni, “I Classici”, in cui sarà mia cura riproporre romanzi universalmente noti da me letti e commentati in punta di penna ed empatia.
Buona lettura a tutti
Marianna Sirca
Marianna Sirca è una giovane trentenne sarda con un destino tristemente segnato già in età precoce. Suo padre Berte, umile pastore di Nuoro, l’ha infatti costretta a mettersi a servizio dall’infanzia in veste di dama di compagnia presso uno zio prete con la promessa di farle ereditare ogni avere alla morte di quest’ultimo. Marianna adempie con scrupolosità ai suoi doveri diventando come promesso una ricca possidente tanto da disporre di una casa in città e una tanca in campagna assistita da Fidela, donna di servizio a lei assai devota sin dal suo ingresso in casa del sacerdote e dal padre che non è forse riuscito a superare il rimorso di aver immolato la giovinezza di quella figlia oramai più avanti delle sue coetanee per contrarre velocemente matrimonio in nome di un benessere economico di riflesso esteso anche ai familiari più prossimi. Conquistata a caro prezzo una certa indipendenza materiale Marianna può finalmente guardarsi intorno e provare a vivere (con tutte le limitazioni di tipo spaziale e temporale dovute a una giovane donna della sua condizione) in modo maggiormente appagante. Rivede Simone Sole, un pastorello conosciuto prima di trasferirsi in casa dello zio prete e suo cugino Sebastiano; entrambi gli uomini, che hanno seguito un diverso destino, sono attratti da lei. Il primo ha dalla sua parte la solidità di appartenere a una famiglia dai forti principi, l’altro ha scelto la strada della latitanza diventando un bandito per sfuggire a un presente gramo che lo avrebbe condannato a dipendere da terzi all’infinito, malpagato e sfruttato. Marianna s’innamora di quest’ultimo anche forse in virtù di tutto un mondo immaginifico da questi impersonato fatto di libertà estrema, di solitudine, di forza maschile. Anche Simone parrebbe voler rinunciare al ruolo che si è scientemente costruito ai margini della legalità nel momento in cui attratto dalla ragazza, promette si sposarla e di costituirsi per pagare i suoi debiti con la giustizia recuperando un ruolo dal punto di vista sociale maggiormente accettabile. Ma la situazione si complica per un insieme di circostanze lasciando il lettore in sospeso sino all’ultima pagina. Per buona parte dei critici Marianna Sirca si colloca in maniera definita sia pure in forma lievemente anomala nella corrente verista; la sua unicità e particolarità è tutta nella profonda consapevolezza che protagonisti e personaggi minori hanno di essi stessi, mostrando di agire in conformità e coerenza con ciò che sentono realmente e non in base a un’immagine idealizzata di quello che vorrebbero essere. Marianna è una figura di spicco fortemente e volutamente moderna. In maniera conforme al tempo vissuto si è costruita con sacrificio uno status di ricca ereditiera immolando la sua giovane età alla maturità di uno zio. Tuttavia ama Simone Sole facendo per lui pazzie con un’indipendenza di giudizio e di azione davvero insolite per una donna di quel particolare frangente storico. Parla da pari a pari con gli uomini della sua famiglia senza filtri di sorta. Rivendica il suo diritto alla felicità rifiutandosi di conformarsi a un’esistenza defilata o condotta nell’ombra, agiata ma totalmente priva di stimoli emotivi di qualsiasi genere. Fa, cioè, il massimo che le è permesso in una società di stampo patriarcale disattenta ai bisogni e alle esigenze di una donna padrona del qui ed ora come lei. La narrazione procede in maniera spedita e incalzante, quasi in maniera passionale, con lo scopo palese di portare (con successo) il lettore all’ultima pagina. Riservandogli la sorpresa finale di scoprire se le rivendicazioni della protagonista riusciranno a tramutarsi in solidi traguardi. L’intreccio è intriso di malinconia ma anche di tantissima speranza. In un avvenire migliore e nella forza dei sentimenti che restano comunque l’unica fonte di vita possibile per ciascun essere umano.
Lucia Guida
Grazia Deledda, Marianna Sirca, copia edita da Il Maestrale in vendita in edicola assieme al Corriere della sera nel mese di settembre 2022 con prefazione di Marcello Fois. La pubblicazione è altresì a cura del Comitato promotore delle celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dalla nascita di Grazia Deledda