Nella giornata di ferragosto una piccola corte dei miracoli composta da personaggi di diversa provenienza ed estrazione culturale e sociale popola il salotto che è luogo di lavoro di una donna delle pulizie molto sui generis, dedita a un hobby curioso e ben remunerato, per sua stessa affermazione: quello di raccogliere le opinioni e le esternazioni di chi, vuoi per un motivo vuoi per un altro, finisce per incontrarla mentre governa, ‘per scelta’ e non per imposizione, pochi e ben scelti appartamenti. La donna possiede una formale autorizzazione a divulgare, legati a un palloncino, pareri e opinioni forniti dai tanti avventori casuali che le capitano a tiro, indirizzandoli alla luna.
Pareri e opinioni che, fino a prova contraria, si rivelano messaggi in bottiglia accuratamente sigillati, lanciati nel mare magnum dell’umana incomprensione.
La donna ha anche il compito di controllare che nessuno abbia a impossessarsi di una refurtiva preziosa, una targhetta di ottone recante l’intestazione di un dottore, trafugata e finita in un mobile del soggiorno di una delle case affidate alla sua cura. I suoi modi sono seduttivi al punto tale da far leva sulla perfetta buonafede di due poliziotti in visita programmata all’appartamento a lei in carico portandoli a pensare che non sia implicata nel furto della targa e che il vero colpevole sia piuttosto il ragionier Taldeitali che, testimone del misfatto vorrebbe, da bravo cittadino, fare il proprio dovere segnalando loro la presenza della refurtiva.
Altri personaggi de ‘Gli opinionisti’ , edito da Le Mezzelane, sono la soubrette televisiva, concentrata sul compito di organizzare le proprie esequie in modo memorabile tanto da lasciare il segno molto più che attraverso la propria carriera artistica; i due poliziotti, uno alto e l’altro basso, privi della licenza per esplicitare pubblicamente pareri, come, invece, agli altri è concesso; il Bello di Siviglia ex Bello di Biella, alla ricerca di una rinnovata visibilità mediatica assieme allo psicologo criminologo, il sociologo politologo e la scrittrice famosa sempre disponibili a ospitate televisive e radiofoniche purché supportate da telecamere funzionanti.
Questa è la storia senza capo né coda, cioè la coda ci sarebbe, eccome, ma è invisibile ai più. E ci siamo tutti in coda, per quella coda, di problemi, in coda uno dietro l’altro. Non è più nemmeno una fila, ché nulla più fila, battuta quasi al termine della pièce teatrale, è la summa e al tempo stesso il fil rouge di quest’opera, con i balletti estemporanei con cui i personaggi inframezzano la narrazione nei frangenti in cui occorre stemperare i toni o, forse, lenire temi scottanti, a mo’ di intermezzo pubblicitario, rifugiandosi in luoghi comuni.
L’idea di fondo è che Mario Borghi si diverta a dar voce alle numerose ansie, stereotipie e tipizzazioni della nostra contemporaneità lasciando che i suoi personaggi si muovano nella nebulosità del tempo presente, sbracciandosi e alzando la voce, senza, tuttavia, lasciare un vero e proprio segno ai posteri. Agendo con poca convinzione nello sforzo immane di mantenersi sempre a pelo d’acqua. Ciascun personaggio è quindi condannato suo malgrado a barcamenarsi tra soliloqui, monologhi interiori e flussi di coscienza: solo all’apparenza il contrario l’uno dell’altro, ma in realtà indicativi delle diverse ottiche narrative che si incrociano e a cui danno voce.
Anche Taldeitali, che parrebbe possedere una qualche risposta quanto meno immediata ed estemporanea, non potrà essere supportato dall’appoggio reale di interlocutori attenti e obiettivi, che rendano merito alle ipotesi e ai pensieri che si è fatto di sé e dei suoi compagni di scena. Ciò perché prodigandosi nell’affermare la propria ‘correttezza’ (sic!) sortisce, in mezzo a tanta mistificazione, l’effetto contrario. Il suo modello comportamentale, lineare anche se forse un po’ bigotto, lo rende ben diverso da un cavaliere dalla corazza lucente, fascinoso e attraente. Uno specchio dei tempi opaco, condannato a pagare come capro espiatorio per la propria e altrui inconsistenza.
Lucia Guida
Mario Borghi, Gli Opinionisti, ISBN 9788833280042, € 8,90
in versione cartacea
Mario Borghi, Gli Opinionisti, ISBN 9788833280059, € 2,99
in versione ebook