Dove, se non in un sogno o su di un palcoscenico, si potrebbero mettere insieme Rosemary Kennedy, Lucia Joyce, Benito Albino Mussolini, Aldo Togliatti, Giorgio Agnelli ed Eduard Einstein? Sei personaggi schiacciati dal peso delle loro storie, delle loro famiglie. Sei persone senza pelle che hanno a nudo le loro anime.
In scena al Teatro di Documenti dal 26 al 28 novembre e l’1 dicembre “Gli esclusi. Insane Situation Procedure” di Roberta Calandra.
Lo spettacolo, adattamento e regia di Valentina Ghetti, e con Caterina Gramaglia, Camilla Ferranti, Alessio De Persio, Dario Masciello, Luca Di Giovanni, Leonardo Zarra, in collaborazione con Centro Culturale Mobilità delle Arti, Roberto D’Alessandro e Obiettivo Roma, è ispirato dalle costellazioni familiari.
In un misterioso stanzone anonimo sei protagonisti si incontrano in un esperimento dai connotati inquietanti che li vede combattere per affermare finalmente la propria identità distrutta dalla Storia. Scopriremo che tutti e sei sono realmente esistiti e sono figli di famiglie illustri, distrutti psicologicamente da esigenze di potere politico o culturale: Rosemary Kennedy, Lucia Joyce, Benito Albino Mussolini, Aldo Togliatti, Giorgio Agnelli, Eduard Einstein…
L’idea che muove questo progetto teatrale è quella che parte dall’indagine su alcuni personaggi, figli di celebri clan di potere economico e intellettuale, esclusi in qualche forma, quasi sempre quella del disagio mentale con conseguente internamento, dal loro contesto di origine.
Eduard il figlio di Einstein, Lucia Joyce, Rosemary Kennedy, Giorgio Agnelli, Albino Daser, Aldo Togliatti hanno infatti subito una sorte analoga, andando a costituire una sorta di lato ombra delle rispettive famiglie di origine, sacrificando in nome di un ordine costituito talenti e sensibilità spiccatamente fuori dal comune. Quasi tutti possedevano una forte attitudine artistica, avevano una intelligenza fuori dal comune e spiccati talenti.
Numerosi sistemi di indagine contemporanea, prime tra tutte le costellazioni familiari di Hellinger, evidenziano come l’esclusione deliberata dei membri di un clan abbia pesanti ripercussioni sui discendenti dello stesso.
In questo testo si restituisce loro dignità e memoria. Ma lo scoprirsi analoghi nei vissuti e nelle percezioni, darà ai sei personaggi in cerca di esistenza un nuovo valore, intriso di riconoscimento, solidarietà e imprevedibilmente, amore.
In una sorta di guerra senza esclusione di colpi i nostri protagonisti impareranno infatti a diventare sé stessi, costituendo un imprevedibile modello di realizzazione per tutti noi, per quelle zone intime e segrete che tendiamo a nascondere pur di apparire “normali” e che costituiscono invece la nostra più preziosa risorsa, quella che si esprime con l’anima.
Sulla scena un esperimento all’interno di una stanza di un istituto psichiatrico, una stanza dove immaginari vetri nascondono gli scienziati-spettatori che osservano (e giudicano?) la follia presunta o reale dei protagonisti. Il siero placebo e gli stimoli a cui i nostri sei eroi verranno sottoposti li porteranno a raccontarsi, litigare, piangere sotto gli occhi vigili del pubblico in un’escalation di situazioni grottesche, dolci, commoventi al punto che i “pazzi” scimmiotteranno i “pazzi” per essere accettati dai “normali”.
Da martedì 26 a venerdì 29 novembre ore 21.00
Domenica 1 dicembre ore 18.00
Costo biglietto: 13 euro – 3 euro di tessera
Teatro di Documenti
via Nicola Zabaglia, 42
00153 Roma
tel. 06/ 45548578
cell. 328/8475891