La musica di Giulia Muti torna a far vibrare le corde dell’anima con “Perfetto”, una ballad pop che si addentra nelle dinamiche complesse di un amore finito. Con una scrittura intensa e sincera, la cantante riflette sulla difficoltà di accettare una relazione che non soddisfa più, nonostante le speranze iniziali. Attraverso il brano, Giulia ci invita a rivalutare l’idea di perfezione, suggerendo che è meglio accettare la nostra autenticità piuttosto che rincorrere aspettative altrui. “Perfetto” si distingue per la sua profondità emotiva e una melodia avvolgente che resta impressa nella mente. Nell’intervista che segue, Giulia ci racconterà il processo creativo dietro questa straordinaria canzone.
“Perfetto” segna una nuova fase della tua carriera. Cosa differenzia questo brano dai tuoi lavori precedenti?
“Perfetto” è un trampolino di lancio verso un periodo nuovo. Rispetto ai lavori precedenti cambia l’aspetto vocale; in questi anni ho continuato a studiare e perfezionare le tecniche vocali. Son cresciuta sia musicalmente che personalmente e in questo brano ho mostrato maggiore consapevolezza delle mie potenzialità.
Nel videoclip hai scelto tre location simboliche. Come hai voluto rappresentare il percorso di consapevolezza personale attraverso queste ambientazioni?
Possiamo dire che queste tre location stanno quasi a simboleggiare tre fasi di una relazione o, meglio, di una relazione che stai finendo.
Nella prima si è immersi nella natura, nel bosco, con colori accesi quasi a simboleggiare lo stare bene con se stessi e con l’altro, chiamiamolo quasi una quiete prima della tempesta.
Nella seconda arriviamo in una cava di marmo, in cui i colori diventano più grigi e spenti, a
rappresentare la tristezza il dolore; per poi finire in un canneto con i colori del tramonto, simboleggia la rinascita dopo una delusione, il ritrovarsi ancora e lo stare bene.
La natura è una presenza forte nel video. Che significato ha per te il contatto con la natura nella tua vita e nella tua musica?
Ho avuto da sempre un grande fascino per la natura e per il contatto con essa.
Sono cresciuta in una cittadina in Umbria, il cuore verde dell’Italia, passando il mio tempo all’a- ria aperta e nella natura questo mi ha portato a voler mostrare la sua bellezza anche nei miei video.
In precedenza, ho mostrato anche la bellezza dei miei luoghi d’origine; il lago di Piediluco, la Cascata delle Marmore e adesso sono arrivata a girare il video tra la toscana e la Versilia, luoghi che rappresentavano perfettamente l’emozioni che volevo trasmettere.
Nel video parli di silenzi, abbandono e rinascita. Quanto è stato importante per te accettare questi momenti di fragilità?
È stato super importante per me e per la mia musica.
Cantare le mie emozioni ha aiutato molto ad attraversare, superare e soprattutto accettare questi momenti e ad uscirne.
Noi siamo fatti sii di forza, ma soprattutto di fragilità e a volte sono proprio queste che ti aiutano a crescere.
Hai un ricordo particolare legato alle riprese del videoclip che ti ha colpito o emozionato in modo speciale?
L’emozione più grande di questo videoclip è stata lavorare con mia sorella Valeria, che lo dirige- va, e la sua troupe.
È stato bello vedere l’unione e la passione per l’arte che ci lega fondersi per creare tutto questo.
Nonostante la stanchezza, il viaggio e la giornata full immersion nelle riprese non abbiamo mai smesso di divertirci.