ERISU è un gruppo Alt-idol di quattro membri, formato in Italia nel 2020. La band è composta da Nantu (Venezuela), Nenlù (Italia), Ninlìl (Italia) e Nunrim (Italia). La loro musica è un intreccio di generi alternativi, spaziando principalmente tra il progressive rock e il doom/stoner rock.
Una caratteristica unica di ERISU è l’uso esclusivo dell’Antico Sumero nei testi delle loro canzoni. Questo non solo li distingue nel panorama musicale globale, ma riflette anche la loro missione di riportare in vita la fede nel femminino sacro e il sistema matriarcale attraverso la musica.
Il loro spettacolo è un’esperienza originale e accattivante, ricco di elementi teatrali che fondono la musica dell’Antico Medio-Oriente con il rock moderno. ERISU crea un viaggio tra passato e presente, integrando danze ritualistiche e contemporanee, offrendo al pubblico uno spettacolo che va oltre la semplice performance musicale.
Dopo il loro acclamato singolo di debutto “Eris”, ERISU ha pubblicato il loro nuovo singolo “Ishtar”. Il brano è disponibile su tutte le piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 19 luglio 2024. Preparati a lasciarti trasportare nel loro mondo unico e incantato.
Il vostro nuovo singolo “Ishtar” è incredibilmente suggestivo e complesso. Qual è stato il processo creativo dietro questa canzone?
Abbiamo voluto rendere omaggio al mito di Ereshkigal e Ishtar, una storia affascinante che narra della discesa della dea Ishtar negli inferi per confrontarsi con sua sorella Ereshkigal, la regina degli inferi.
Per tradurre questa complessità nella nostra canzone, abbiamo lavorato molto sulle sonorità delle nostre voci, e questo è stato possibile solo grazie alla supervisione di Steve Sylvester (nonché autore del brano), e di Freddy Delirio (tastierista dei Death SS).
Il video e le atmosfere sono invece opera di Andrea Falaschi (in arte Frater Orion), batterista dei Deathless Legacy.
Il brano si troverà all’interno del nostro nuovo album prossimo all’uscita: Heavy Goddesses, sotto contratto con l’etichetta Hi-Qu distribuita dalla Warner Music Italia.
La canzone ha un forte legame con la Divina Commedia di Dante. Come avete intrecciato queste due fonti di ispirazione?
L’idea del viaggio attraverso i gironi infernali, incontrando varie anime e affrontando sfide diverse, ha paralleli sorprendenti con il mito di Ishtar. Abbiamo cercato di catturare l’idea di un viaggio metaforico e spirituale, dove ogni passo è una prova e una rivelazione.
La canzone, così come il poema dantesco, si sviluppa fino a terminare con la risoluzione finale del viaggio e la risalita a “rivedere le stelle”.
La vostra musica è caratterizzata da armonie vocali complesse e melodie arcane. Come sviluppate queste componenti nei vostri brani?
La creazione di armonie vocali complesse e melodie arcane è un aspetto fondamentale del nostro processo creativo e rappresenta una parte essenziale della nostra identità musicale.
Per quanto riguarda le armonie vocali, spesso partiamo da una melodia principale e poi esploriamo come le armonie possano arricchirla e darle maggiore profondità, dove ogni voce ha un ruolo specifico nell’arricchire il tessuto armonico del brano.
Il video di “Ishtar” è molto simbolico. Potete parlarci del significato dietro le immagini delle dee e dei simulacri?
Le figure delle dee sono rappresentate come manifestazioni potenti e multiformi delle forze cosmiche e spirituali (la guerra, il destino, la fertilità e la volta celeste). La figura di Ishtar, in particolare, è evocata attraverso una serie di simboli e scenografie che rimandano al processo di creazione e distruzione, mentre i simulacri rappresentano la vita degli uomini.
Quali sono i progetti futuri di ERISU? Cosa possiamo aspettarci da voi nei prossimi mesi?
Abbiamo in serbo diversi progetti entusiasmanti per i prossimi mesi, sicuramente non mancheranno date e concerti, anche fuori dall’Italia.
Inoltre siamo convinte del fatto, che la collaborazione con i Death SS sia solo l’inizio di un meraviglioso percorso artistico.