Oggi è la giornata del padre. Il mio rapporto con mio padre è stato complicato, insieme adorante e conflittuale. Ma ha finito col vincere l’adorazione. Il mio amore per la libertà, per l’integrità morale e civile della coscienza nascono da lui, orfano di un padre ammazzato sul Carso, reduce di un’indecente, ingloriosa guerra alla Russia, sostenitore, quasi sempre inascoltato, di un rinnovamento radicale della scuola italiana. Pauroso di ogni malattia, quella che lo condusse alla morte gli faceva chiedere scusa a medici e infermieri per l’insopportabilità del dolore, per le involontarie sciatterie della decenza. Sono passati 49 anni. Ma resto bloccato al distacco come accadesse in questo momento.
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