Desiderio di libertà in “Disarmonica” dei Drop Circles: intervista

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Oggi abbiamo il piacere di parlare con Valerio – Gandalf, il batterista dei Drop Circles, che ci introdurrà al nuovo singolo della band, ‘Disarmonica’, raccontandoci la sua genesi e le aspirazioni.

Potete raccontarci come e quando è nata l’idea di formare i Drop Circles?
Il progetto Drop Circles è nato come idea verso la fine del 2010, quando all’epoca io (Gandalf) e il chitarrista (Nella) abbiamo deciso di formare una band sulle ceneri di altri gruppi già vissute insieme. Quindi nell’inizio del 2011 abbiamo contattato il cantante (Ceppo) e il bassista (Luke) già tutti amici comuni, ma mai “imbarcati sulla stessa nave”.
Da lì è iniziata l’alchimia che ancora ci lega, anche se della formazione originaria siamo rimasti solo io e Ceppo, ma con gli altri l’amicizia e la frequentazione è sempre viva.
L’unico motore che ci ha spinti a formare la band, è stata l’incontrollabile voglia e necessità di comunicare qualcosa di nostro, suonando live e sfruttando le nostre esperienze decennali passati in altri gruppi.

Avete un ricordo particolare del vostro primo concerto insieme come Drop Circles?
Si eravamo molto arrugginiti, anche perché abbiamo subito iniziato i live (dopo poche prove) fra l’altro in un locale di Prato all’epoca molto in voga e “di prestigio” per tutti i musicisti.
Ma il feeling dopo qualche pezzo è entrato subito in circolo abbattendo “il disagio” inziale. Personalmente invece, ricordo che mi ero appena tagliato i capelli, dopo anni che li avevo lunghi (prendendo l’occasione della nascita di mia figlia) e fra il lancio di gruppo iniziale e la mia abitudine naturale all’headbanging mentre suono, praticamente da sempre, ho faticato molto ad abituarmi a questa mancanza; infatti ho fatto subito ricrescere i capelli fino a tutt’ora (quelli che rimangono!).

Se poteste viaggiare indietro nel tempo e suonare con qualsiasi artista della storia, chi scegliereste e perché?
Mah sarebbe una bella lotta e la scelta, almeno per me, ricadrebbe su band dell’epoca della nostra adolescenza, quindi gli anni ’90 e sicuramente per affetto al gruppo e al grunge che ci ha “plasmato” dentro e fuori, direi i Nirvana o gli Alice in Chains che, fra l’altro, sono band che purtroppo non sono riuscito a vedere dal vivo.
In più ci aggiungo, a condire su Seattle, i Rage Against The Machine che con il loro impegno politico e sociale, oltre che timbro e muro musicale irripetibile, mi hanno sempre travolto.

Qual è la cosa più strana o insolita che vi è successa durante un concerto?
Durante l’esibizione di una cover (mi pare Sweet child o’mine) è salito sul palco un personaggio piuttosto sbronzo (e fin qui ok) che rubando il microfono al cantante, ha iniziato a rappare il testo stravolgendo il mood del pezzo. Noi, visto che “The show must go on” non ci siamo fermati e abbiamo continuato a suonarci sopra, il cantante a duettare improvvisando e adattandosi alla situazione. Alla fine ne è venuta fuori una versione “bootleg” e completamente rivisitata (che credo di avere anche in video, anche se molto mossa).
Personalmente invece mi è capitato di essere quasi aggredito da un panettiere durante un soundcheck di batteria che stavo facendo in una piazza di un paese toscano.
Essendo, come tutti i soundcheck estivi, sul tardo pomeriggio all’aperto vicino ad abitazioni, il simpatico panettiere si è sentito disturbato (anche comprensibilmente) e imbracciando una
scopa è salito sul palco cercando di “menarmela” addosso, dicendo che doveva dormire perché poi si sarebbe alzato presto. Non ricordo sinceramente come lo abbiamo rabbonito e convinto a sopportare (soprattutto il live serale) e alla fine credo sia anche venuto a sentirci suonare.

Quali sono state le principali influenze musicali o sonore per il nuovo singolo?
Sempre le stesse, la matrice sono gli anni ’90 (come già anticipato prima) dal grunge (Pearl jam, Soundgarden, Stone Temple Pilots..) al crosssover (Deftones, Faith No More..) al metal (Metallica, Iron Maiden) e più avanti anche il nùmetal (System of a down).
Il mix di tutti questi componenti musicali ha tirato fuori il nostro sound e il nuovo singolo Disarmonica, lo sento molto vicino come mood e intensità vocale soprattutto ai Soundgarden.
Potete condividere alcune anticipazioni su cosa i nostri lettori possono aspettarsi dal vostro prossimo lavoro?
Abbiamo in cantiere altri 2 singoli da registrare e lanciare in autunno e un disco intero i primi mesi del prossimo anno, tutto farcito da intensi live sia in apertura a nomi importanti (come abbiamo già fatto con i Marlene Kuntz, Manuel Agnelli e Punkreas) che da soli nei rock club toscani e non solo.

- 29/07/2024

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