È un piacere avere con noi Daniele Faraotti per parlare del suo nuovo singolo “Calano i colli”. Questa canzone trae ispirazione dalla saggezza di Wells sul corpo che invecchia e si rilassa, e riflette sul modo in cui la società moderna propone soluzioni preconfezionate a ogni problema, pur avendo un prezzo.
Quali sfide hai affrontato quando hai iniziato la tua carriera musicale?
La carriera è una sovrastruttura che ti rompe i cojoni dalla mattina alla sera. Quanto tempo perso per la carriera, che non ha tratto nessun vantaggio dallo sforzo. Diverso è quando gli sforzi sono ben remunerati, cresce anche la carriera del conto in banca, sai meglio di me, a questo mondo quello è un passaggio fondamentale. La carriera, una cosa sempre in difetto, sempre frustrata, sempre frustrante. Fanculo carriera.
C’è stato un momento difficile che hai superato e che ha contribuito a plasmare la tua determinazione?
Momento difficile è stato passare il guado degli studi accademici. Circa vent’anni prima di poter dire, embè ?
Ecco, passati i vent’anni, mi son ritrovato, un pò spaesato ma determinatissimo.
Quali artisti o eventi hanno avuto un impatto significativo sui tuoi primi lavori?
L’elenco sarebbe troppo lungo, se circostanziati solo ai primi lavori direi, Beatles e Radiohead.
Quali sono state le principali influenze musicali o sonore per il nuovo singolo “Calano i colli”?
E’ una canzone che può ricordare cose diverse. Quel tun tun cià della batteria e il dun dun dun del basso,
ricordano cose anni 80. U2, Sting. Armonicamente è più articolata. Ha una sua complessità anche se mi pare che tutto scorra molto easy.
Come hai scelto il titolo del singolo e quale significato ha per te?
Il collo di Orson Welles, così come quello di E. Taylor cala. La forza di gravità fa il suo lavoro. La società troverà sicuramente una soluzione al problema anche se la soluzione non sarà fornita gratuitamente. Il fisioterapista ti sistemerà il collo riportandolo ai vecchi fasti, nel mentre però, potresti anche ricordare che in fondo, la società, il collo te lo sta tirando da sempre.
Puoi condividere alcune anticipazioni su cosa i nostri lettori possono aspettarsi dal tuo prossimo lavoro?
Il mio nuovo album sarà un capolavoro. Mi pare di poter dire così, ma ancora non è finito, per cui sento che potrei ricredermi . Molte delle canzoni sono nate tra il settembre del 2019 e il settembre del 2022. Alcune potrebbero benissimo far pensare alla canzoni contenute in phara pop vol 1, mentre altre dovrebbero suonare del tutto diverse. Continuano a mancare le chitarre, il sound complessivo è ancora molto logic 9 ( risata ). Dopo questo album passo a Logic 10 ( altra risata ), anzi no, torno alle chitarre e ad una band in carne ed ossa.