Torna la grande Eli Skorcheva con Lezioni di Blaga di Komandarev. Focus sulle grandi amicizie fra artisti italiani e bulgari con due documentari di Georgi Toshev e sul potere della cultura di propaganda con Weimer Espresso di Milena Fuchedzhieva.
Dal 21 al 23 giugno torna alla Casa del Cinema di Roma (Largo Marcello Mastroianni) la Festa del Cinema Bulgaro che quest’anno giunge alla sua XVII edizione. Promossa dall’Istituto bulgaro di cultura, la Festa offre da diciassette anni un focus sui più significativi film di una cinematografia sempre di grande qualità e altrettanto spesso straordinariamente emozionante, sia nelle sue tinte drammatiche che in quelle ironiche, romantiche e grottesche. Tre i film in programma per questa edizione a cui si aggiungono tre documentari: in un viaggio pieno di sorprese attraverso la storia passata e presente, i suoi dolori, i suoi eroi positivi e negativi.
La Festa, infatti, apre il 21 giugno con il pluripremiato Diada di Yana Titova, un film drammatico con Margarita Stoykova, Petra Zarnorečka, Silvia Lulcheva, Ivan Burnev, Vasil Binev e Jana Iakovleva che racconta la storia di un’adolescente che vuole raggiungere la madre in America per studiare pittura. Il 22 giugno si apre con due importanti documentari, entrambi a firma Georgi Toshev che dicono molto del rapporto fra artisti bulgari e italiani: il primo, Christo per sempre, dedicato a Hristo Zhivkov, un attore divenuto celebre per le sue collaborazioni con Mel Gibson ed Ermanno Olmi ma anche con Monica Bellucci, scomparso nel 2023 all’età di 48 anni. Il secondo, Chapa incontra Fellini, dedicato all’amicizia fra lo scultore bulgaro Georgi Chapkenov e Federico Fellini. Alle 21.00 in programma Mother di Zornitsa Sofia, qui nei doppi panni di regista e sceneggiatrice: la storia, ispirata alla storia vera di Elena Panayotova, di una donna che, non potendo avere figli, sfoga il suo desiderio di maternità dedicandosi ai bambini soli in Africa. Anche il 23 giugno si divide fra documentario e cinema di finzione: alle 18,30 in programma Weimar espresso, il documentario d’esordio di e per la regia di Milena Fuchedzhieva che, sull’onda della lettura del libro dello storico Benjamin Martin The New Nazi-Fascist Order for European Culture, va alla riscoperta di un vero e proprio movimento di propaganda culturale per l’egemonia culturale nazista sull’Europa di cui la scrittrice Fani Popova-Mutafova sembra fosse, in Bulgaria, una delle principali promotrici. La giornata e il festival si chiudono con Lezioni di Blaga di Stefan Komandarev, vincitore del Gran Premio della Giuria della Festa del Cinema di Roma nel 2023, con una strepitosa Eli Skorcheva che sarà presente in sala: la storia di Blaga, un’insegnante settantenne in pensione appena rimasta vedova che continua a dare lezioni di bulgaro in casa sua e viene coinvolta nel vortice di una truffa spettacolare, ma reagisce con insolito cinismo.
Ricordiamo che la rassegna è organizzata dall’Istituto bulgaro di cultura a Roma con il supporto del Ministero della Cultura Bulgaro, il patrocinio dell’Ambasciata bulgara in Italia e grazie al prezioso contributo dell’Associazione Culturale italo-bulgara La Fenice.