Cristina Bonan si conferma un’artista capace di toccare corde profonde con il suo nuovo singolo “Come vedi tu”. La canzone si presenta come un’opera densa di significato, in cui la fragilità e la vulnerabilità diventano punti di forza per riflettere sui legami che ci definiscono. “Come vedi tu” non è solo una canzone, ma un invito a riscoprire quella semplicità e quella meraviglia che spesso dimentichiamo nella frenesia della vita adulta. In questa intervista, Cristina ci racconta come ha trasformato un dialogo interiore in una melodia che parla al cuore di tutti.
Cristina, sei una cantautrice, pianista e bassista. Come riesci a unire tutte queste competenze nella tua musica?
Sinceramente credo che “venga tutto un po’ da sé”. Non ho mai diviso le cose, ma ho sempre portato avanti tutto insieme, un po’ alla volta. Il piano è sicuramente molto legato alla parte cantautorale, perchè ovviamente mi aiuta nel momento in cui devo scrivere una canzone. Il basso invece lo suono sempre in preparazione a concerti ed eventi. Fino ad ora mi sembra di essere riuscita a trovare un buon equilibrio con tutte queste attività.
Hai iniziato la tua carriera musicale in una band di famiglia. Quanto ha influenzato il tuo stile artistico suonare con i tuoi fratelli?
Sicuramente molto, all’inizio era anche abbastanza complicato, perchè spesso litigavamo, ma credo che avere qualcuno che, senza paura, mi dicesse come stavano le cose, era quello di cui avevo bisogno per migliorare (cosa che sicuramente non sarebbe avvenuta in altre situazioni, magari con amici o conoscenti), per cui a posteriori gliene sono molto grata. Oggi suoniamo insieme, ma siamo cresciuti e maturati tutti, e mi rendo conto ora di quanto sia bello condividere senza filtri questa nostra grande passione proprio in famiglia.
“Come vedi tu” è il tuo secondo singolo dopo “Tra vent’anni”. In cosa pensi di essere cresciuta rispetto al primo brano?
Credo di essere cresciuta nel modo in cui guardo il mondo. Sto imparando a vedere tutto ciò che mi circonda in modo più completo e senza giudizio, cercando di non rimanere rinchiusa nella mia piccola realtà.
Hai partecipato a concorsi musicali importanti come il Tour Music Fest. Come queste esperienze ti hanno aiutata a crescere come artista?
Qualsiasi esperienza riguardante la musica mi ha aiutato veramente tanto a crescere, mi ha dato tanto anche solo il fatto di avere la possibilità di incontrare altri artisti, coach, personaggi importanti. Mi è sempre stato utile potermi confrontare con i diversi punti di vista che troviamo in questo ambiente, comprendere un po’ il mondo musicale di oggi e cercare di avere una visione “d’insieme” di esso. Queste esperienze mi hanno permesso di capire che strada voglio prendere io come artista e che percorso voglio affrontare.
Qual è il tuo approccio nella scrittura dei testi? Parti sempre da un’idea personale o lasci che la musica ti guidi?
Solitamente scrivo sempre prima il testo. Ogni mia canzone parte sempre da pensieri/sensazioni che vivo e che scrivo. Poi quando sento che arriva “il momento” della vera e propria scrittura, mi siedo sul pianoforte e cerco di mettere insieme i pensieri e la musica.