Colleoni è il nome del progetto solista di Luca Borin, cantante e polistrumentista novarese classe 1984. Dopo molti anni di attività in svariati progetti musicali e teatrali, tra cui alcuni ancora attivi – Le Mondane, Rego Silenta, Faber 70-73, Gino Donè il partigiano che salvò Che Guevara, Gaberscik, Whiskey Facile, e altri – Luca decide di avviare un progetto personale, in cui poter esprimere appieno le sue capacità.
La scelta del nome d’arte, deriva dal cognome della nonna materna, discendente di Bartolomeo Colleoni.
Colleoni è musica d’autore, e le sue fondamenta si possono trovare negli artisti che ha sempre amato: Francesco Guccini, Paolo Conte, Vinicio Capossela, Fabrizio De Andrè, Lucio Dalla.
Canzoni scritte per durare, fuori dall’attualità, suonate con strumenti acustici. Storie, allegorie, ritratti. Guccini, più che un “Artista” ha sempre preferito definirsi un “Artigiano”. Ecco, l’approccio è questo.
“La minoranza” è il nuovo singolo, disponibile dal 30 giugno 2023 in distribuzione digitale su tutte le piattaforme digitali ed in rotazione radio, distribuito da Alka Record Label.
1) Il tuo nuovo singolo “La minoranza” è uscito per l’etichetta Alka Record Label, vuoi parlarcene?
La minoranza è un brano che proviene dall’esigenza di chiarire/chiarirmi alcuni punti. Parla di chi vuole, o ha bisogno di sentirsi per forza, all’interno di una parte minoritaria, e in qualche modo ci sguazza dentro, come se fosse un valore di per se.
Parla del fatto che tutti noi facciamo parte di sottoinsiemi, a volte minoritari, ma forse più spesso maggioritari, e la necessità di esserne “alternativi” rende miope la visione.
2) Questo nuovo lavoro ha un filo conduttore con il precedente singolo?
Il mio primo singolo, “Mahorca” è abbastanza differente da “La Minoranza”: il tema è decisamente lontano, la composizione in “Mahorca” è stata fatta a 4 mani (con Daniele Radaelli delle Mondane) e la produzione ne “La Minoranza” è stata (egregiamente) curata da Michele Guberti per Alka Record Label. Ha fatto fare al mio sound un passo avanti.
3) Da dove trai ispirazione per la tua musica?
Ultimamente sono le letture che sto facendo a darmi input. “Mahorca” contiene citazioni da Primo Levi, altri brani arrivano da letture di Orwell, Scurati, perfino Montanelli.
Ma La Minoranza è tutta farina del mio sacco.
4) Cover del singolo, chi è l’autore e che messaggio voleva trasmettere?
Volevo richiamare il videoclip, che ha come caratteristica che tutti i soggetti compaiono mentre parlano e si vede solo la bocca.
Un’idea della mia amica Federica Foligno G. In arte, Kali
5) Quanto è importante per te trasmettere emozioni al pubblico?
È un presupposto fondamentale. Fortunatamente sembra che stia funzionando.
6) Cosa ti aspettati per il futuro del progetto?
Semplicemente scrivere e cantare quello che mi piace, senza compromessi. Colleoni nasce per questo.
7) Per tutti i nostri lettori, come possono mettersi in contatto con te e su quali canali si può ascoltare/acquistare il singolo?
Mi trovate su Facebook, Instagram, YouTube, Spotify, Apple Music, Deezer. E soprattutto, spero che mi troverete live in autunno.
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