È disponibile “C’erano Rossini, i Borgia e le maglie del Calcio”, su Amazon sia in formato digitale che fisico, il sesto libro di Mosby Eugenio Bollani che racconta le avventure tinte di giallo di Francesco Rossini videomaker e regista.
La nuova avventura di Francesco Rossini parte da Roma per entrare nel rutilante e magico mondo delle origini del calcio e delle maglie storiche. Coinvolto in una produzione televisiva, Francesco incontra Paolo Grechi un uomo/ragazzo innamorato di quel calcio artigianale fatto di ago e filo, di colori che hanno un valore. Con Paolo e la solita banda di amici, Rossini racconterà le origini di quella seconda pelle che ha vestito tante appassionate tribù. E allora si scoprirà perché la maglia della Fiorentina è viola, il significato del neroazzurro a Milano, perché Bologna e Genoa hanno i colori maglie quasi uguali, ma con significati diversi , cosa c’entrano dei camici da dottore con il Cagliari, l’importanza di un magazzino di tessuti per l’intimo donna per la Juventus. Cosa c’entrano un’oca e un bue per la maglia della Roma e perché il Palermo ha i colori di un amaro e di un liquore. Dentro questa variopinta ricerca, Francesco dovrà risolvere due omicidi o presunti tali che metteranno a rischio tutta la produzione televisiva. Ma partendo dalla conoscenza delle prime maglie del calcio, dalle loro storie inaspettate e semplici, ideate, inventate, costruite, composte da simboli e valori, Rossini anche questa volta smaschererà il “cattivo” di turno.
Anche in questo sesto libro con il vostro cellulare potrete inquadrate i qr code presenti nel libro, per vedere in anteprima il video che racconta la nascita di una maglia storica. I racconti di Rossini parlano di realtà e di esperienze che aiutano a risolvere non solo i “casi” investigativi, ma anche molti bisogni legati alla realtà quotidiana.
Mosby Eugenio Bollani creativo, videomaker, regista, papà, nonno. Amante delle montagne trentine e dei cannoli siciliani. È arrivato al sesto titolo della saga di Francesco Rossini pubblicato su Amazon libri. Nel suo curriculum si leggono nomi di agenzie pubblicitarie, case editrici, emittenti radio televisive. È stato uno dei primi dj delle “prime” radio libere, il primo creativo italiano a fare un videoclip musicale, tra i primi a usare giornalisti come testimonial delle proprie testate. Ha lavorato come buon secondo accanto a famosi imprenditori che si occupavano dalla televisione alle t-shirt. Ha realizzato spot per il sociale, per delle robe da vestire e anche da mangiare. Ha seguito tre Sanremo per la prima radio italiana in televisione. Ha realizzato video reportage su opere no-profit dall’Argentina alla Sicilia, ha firmato la regia di un docu-film su Pavarotti e su opere teatrali con protagonisti abili e disabili. Crede che si debba sempre imparare qualcosa di nuovo…