Baschira nasce da un’idea di Davide Cristiani, artista di origine bolognese, ad Amsterdam ormai da anni. È nei panni di Prospero Baschieri (Baschira), un brigante vissuto agli inizi dell’Ottocento che il chitarrista decide di portare in scena i protagonisti delle sue storie: gli ultimi, vittime di soprusi e ingiustizie sociali. Nell’autunno del 2019 Baschira, accompagnato da sette musicisti, lavora in studio, insieme a Mario da Silva dell’ “RPM Studio”, al mixaggio dei brani che andranno a comporre il suo primo album “Zdasdat”. Nel gennaio del 2020, i brani sono masterizzati dall’ ingegnere del suono e producer Pietro Rossi, al RedStone Productions di Amsterdam. A Marzo del 2020, viene pubblicato il suo primo singolo “Il Biondo” che sarà seguito da “A Capo”. Seguono “Brucia” e “Ruotaordinario”. I brani sono parte dell’ album “Zdasdat” che in dialetto bolognese vuol dire “Svegliati”, uscito in vinile ed in digitale, il 26 novembre 2021 pubblicato da Radici Music Records e distribuito da (R)esisto. Il 14 aprile 2023 Baschira si ripresenta al pubblico con il nuovo singolo “Biglietto”.
Disponibile dal 9 giugno in radio, sulle piattaforme digitali e in tutti i digital store “Ratti” (Alka Record Label), il nuovo singolo del cantautore bolognese.
Il brano esplora la complessa storia della politica italiana e vede la collaborazione di un team affiatato di artisti, tra cui il co-autore Filippo Marchioni, il produttore e arrangiatore Michele Guberti, e i musicisti Mauro Rolfini al clarinetto e sax, e Angelica Foschi alla fisarmonica.
1) Il tuo nuovo singolo “Ratti” è uscito per l’etichetta Alka Record Label, vuoi parlarcene?
Colgo volentieri l’occasione per ringraziare Massimiliano Lambertini che ha apprezzato e creduto nel mio lavoro, fin dal primo ascolto. Lavorando insieme siamo stati capaci di sviluppare il progetto musicale Baschira verso una nuova e accattivante dimensione artistica. Il singolo “Ratti” in particolare é stato scritto insieme a Filippo Marchioni e prodotto con Michele Guberti. La canzone parla del periodo storico a cavallo tra la prima e la seconda repubblica.
2) Questo nuovo lavoro ha un filo conduttore con il precedente singolo?
Sì, entrambi i singoli che sono usciti quest’anno faranno parte del prossimo album al quale sto lavorando. Dopo l’estate ci sarà un’ulteriore uscita, da non perdere. Intanto vi consiglio di ascoltare il mio primo album “Zdasdat”, se non l’avete ancora fatto.
3) Da dove trai ispirazione per la tua musica?
Cerco di osservare ciò che mi circonda e ascoltare quello che succede alle persone che incontro. Spesso quelle che ritengo ingiustizie mi accendono un desiderio di rivalsa e pretendono di essere scritte. La scrittura musicale è altrettanto spontanea e quasi sempre casuale ma sicuramente influenzata dai miei ascolti.
4) Cover del singolo, chi è l’autore e che messaggio voleva trasmettere?
Per la cover del singolo ho utilizzato l’intelligenza artificiale, il testo inserito mi pare fosse: “un parlamento invaso dai ratti”. Ho solo scelto l’opzione più simile all’idea che avevo già in mente. I ratti sono utilizzati in senso metaforico per esprimere lo “sporco” e la corruzione.
5) Quanto è importante per te trasmettere emozioni al pubblico?
Fondamentale, come per ogni artista credo. Purtroppo credo anche che il grande pubblico sia stato viziato da tempo a ricevere solo pillole di zucchero per non pensare. I miei testi, forse provenendo da questo senso di rivalsa, sono più dadaisti, come direbbe Elio. La mia ambizione sarebbe quella di fare in modo che l’ascoltatore si faccia delle domande.
6) Cosa ti aspetti per il futuro del progetto?
Stiamo lavorando per portare Baschira in tour dal vivo in Italia, mentre si produce il nuovo album.
7) Per tutti i nostri lettori, come possono mettersi in contatto con te e su quali canali si può ascoltare/acquistare il singolo?
Digitate gentilmente Baschira nella barra di ricerca del vostro egofono. Grazie per la cortese attenzione.
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