Con una scrittura accessibile e ricca di insegnamenti, “Imparerai a Volare” è una lettura che lascia un’impronta duratura, offrendo spunti di riflessione per tutti.
Alessia D’Amato ci presenta il suo nuovo libro. Ci parli di lei come autrice:
Al momento viene difficile anche a me identificarmi in questa categoria, è tutto così nuovo che non riesco a definirmi in quest’ottica ancora. Mi vedo ancora come la ragazza che butta fuori tutto quello che ha dentro attraverso la scrittura. Autrice per me è una parola importante. Lo sono diventata senza neanche accorgermene praticamente. Quindi se dovessi descrivere me come autrice descriverei semplicemente me
stessa, alla fine ciò che sono, ciò che ho dentro mi ha portata a diventare “autrice”, quindi una ragazza estremamente determinata, testarda, con tantissime fragilità e vissuti dolorosi, che caratterizzano un po’ la vita di tutti, ma di cui ho deciso di farne punto di forza per aiutare in primis me ed in secundis gli altri.
Il libro esplora una crescita interiore. Ce ne parli:
È stato un periodo molto difficile della mia vita quello. Ho affrontato me stessa e tutto ciò che non ho mai voluto realmente vedere. Analizzarsi è sempre la cosa più difficile da fare. Sono di sicuro una persona diversa oggi, con una consapevolezza mia avuta prima. È stato meravigliosamente difficile. Crescere, conoscersi e capirsi non è mai roba da poco.
Quali sono state le difficoltà nel mettere su carta qualcosa di interiore:
Devo essere sincera, nessuna. Semplicemente perché quando ho iniziato a scrivere non pensavo di arrivare poi a pubblicare un libro. Per me scrivere era la mia cura quotidiana. Il mio sfogo. Il mio momento di pace. Ero come un vaso strapieno d’acqua che quando iniziava a scrivere tornava ad essere vuoto, pronto a ricevere nuova acqua.
Quanto è importante far conoscere questa storia?
Molto, per me stessa soprattutto e anche perché sono sempre stata convinta che attraverso il mio dolore, il mio Vissuto avrei in qualche modo potuto aiutare tante persone. Un po’ tutti riescono a riconoscersi in queste parole, in queste circostanze. E sapere di poter essere vicino a qualcuno che in questo momento si sente solo, non capito, non ascoltato e tutto grazie al potere immenso che hanno i libri, le parole, per me è fondamentale.
Programmi per i prossimi scritti?
C’è già qualcosa che bolle in pentola come si vuol dire. Per il prossimo anno ci saranno belle novità!
