Da oltre tre anni, il progetto intende promuovere la parità di genere, all’interno di una cultura che non lascia liberi bambini e ragazzi di essere sé stessi, indipendentemente dai ruoli assegnati dalla società in relazione al genere. Le classi aderenti, attraverso un laboratorio didattico, daranno vita a fiabe moderne. I testi realizzati saranno illustrati e raccolti in un libro che vedrà la parità di genere raccontata dai più piccoli.
”Non dobbiamo mai smettere di parlare di uguaglianza, di inclusione e di rispetto reciproco, affinché questi valori arrivino a permeare la nostra cultura e diventino patrimonio delle nuove generazioni – Scrivere fiabe e racconti che parlino di un mondo più equo, consente ai bambini e ai ragazzi di immaginare, e quindi costruire, un mondo nuovo”. Queste le parole di Maria Grazia Russo, Presidente dell’associazione Blitos.
Una realtà nuova quella dell’Istituto Bonsegna-Toniolo, dalla fusione di due grandi istituti. Un connubio che attraverso il suo abbraccio, ha dato vita ad una scuola sia fondata su solide radici, ma che al tempo stesso tiene conto dei cambiamenti sociali, e dell’esigenza di rinnovarsi. Obiettivi ambiziosi, quindi, che intendono proporre innovazioni importanti, un’efficacia formativa, una grande capacità di ascolto e la possibilità di includere qualsiasi realtà. La mission della scuola è, infatti, quella di costruire una comunità̀ scolastica che riflette e apprende, nell’ottica del continuo miglioramento e delle innovazioni didattiche e metodologiche, anche attraverso l’uso attento delle tecnologie.
“La scuola ha la responsabilità di comprendere a fondo e fare la sua parte per scalfire le cause di questo squilibrio di genere, di cogliere ogni opportunità per un riequilibrio, che consenta a ciascuno e a ciascuna di superare i forti condizionamenti e gli stereotipi, uscire dai solchi delle strade tracciate, essere liberi e libere di scegliere di seguire i propri percorsi, sviluppare i propri interessi e talenti, costruire il proprio futuro, con pari opportunità”. Queste le preziose dichiarazioni della Prof.ssa Alessandra Sirsi, dirigente dell’Istituto.
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Occhi puntati, quindi, sulla parità di genere. L’istituto attraverso i suoi progetti intende, agevolare le relazioni di reciproco riconoscimento e rispetto tra le persone, e spingere bambini e bambine ad una vita professione e sociale libera dai vincoli di ruoli legati al proprio sesso. Un importante passo, quindi, che apre le porte a determinate professioni spesso ritenute erroneamente legate solo a ruoli maschili e femminili. Tutto ciò, volge lo sguardo al futuro, soprattutto per ciò che concerne le realtà lavorative del sud, dove vi è ancora, più che altrove, un basso tasso occupazionale femminile.
Tale offerta formativa, tende le braccia alle finalità dell’Obiettivo 5 dell’Agenda ONU 2030, volto alla rimozione di ostacoli che limitano la consapevolezza di sé stessi, al contrasto degli stereotipi legati al ruolo e alla promozione di pari opportunità tra maschi e femmine, in tutti gli ambiti.
Grande importanza anche ai progetti extra curriculari, P.O.N e nell’ambito del PNRR Nell’anno scolastico 2017-2018, ad esempio, si è sviluppata un’ampia progettazione dal titolo “Educazione in Genere. Percorsi educativi e formativi sulle Pari Opportunità”.
Un Istituto, quello Bonsegna-Toniolo, che intende abbattere le barriere costruite dal genere. Da qui l’esigenza di aderire al progetto “Di Pari Passo”, attraverso il quale alunni, genitori e insegnanti, sono chiamati a misurarsi conun’esperienza inedita, dove la scrittura, l’editoria, le differenze e l’uguaglianza si mescolano insieme.
Una scuola, quindi, quella di Bonsegna-Toniolo, che attraverso il progetto Di Pari Passo, intende sovvertire le dinamiche relazionali di dominio, spesso a svantaggio delle donne.
“Il gender gap ci consegna una parità di genere che è in fase di stallo. Solo una formazione attenta, minuziosa e soprattutto di pensiero può aiutare a innescare il cambiamento. La scuola ha la responsabilità di insegnare a riconoscere anche gli stereotipi di genere che, solo se conosciuti possono essere decostruiti”. Queste le parole delle insegnanti Monda Emanuela e Bottazzo Anna Maria.
Un unico grande obiettivo, quindi, quello di formare bambini e ragazzi che abbiano occhi aperti sul mondo, oltre che competenti, consapevoli e responsabili. Sarà forse, la fiaba immaginata dalla Classe Quarta A, a cambiare pagina dopo pagina, il mondo di domani.