Scritto due anni fa e lasciato “maturare” come un buon vino, “Grazie Max” è un nostalgico omaggio alle serate romane dell’adolescenza di Sinei, trascorse a bordo di un motorino sulle strade deserte, con un walkman nelle orecchie e la musica degli 883 come colonna sonora.
Ambientato in un periodo sfidante sul piano economico, quando le vacanze erano un lusso irraggiungibile, il brano prende vita dalle emozioni di quell’epoca. Le canzoni di Max Pezzali diventavano allora una compagnia vitale e un rifugio sicuro, raccontando storie di sogni, amicizie e speranze che risuonavano profondamente nell’animo di un giovane Sinei.