Aura Christian Music, una band nata dall’unione di veterani della musica cristiana e nuove generazioni, continua a portare avanti la missione di diffondere messaggi di fede e speranza attraverso la musica. Con il loro nuovo singolo, “Un salto verso il cielo,” celebrano la bellezza della vita vissuta con fede, ispirati da figure come Chiara Corbella. In questa intervista, esploriamo il loro percorso musicale e spirituale, e come la loro musica miri a toccare il cuore di chi è vicino o lontano dalla fede cristiana.
La vostra musica riflette spesso temi di fede e speranza. Come pensate che la fede cristiana possa influenzare positivamente la vita di tutti i giorni delle persone?
Sicuramente la fede cristiana è fonte di positività in quanto ti permette di affrontare con serenità i piccoli gesti del quotidiano, con un approccio completamente ribaltato rispetto a quanto la morale corrente vuole trasmettere.
In che modo il vostro cammino personale di fede ha influenzato le vostre esperienze musicali? Avete mai affrontato delle sfide legate a questo?
Il nostro cammino di fede ha un legame considerevole con l’esperienza musicale in quanto tutti noi proveniamo da esperienze di animazione liturgica. La nostra fede ha dunque potenziato in modo esponenziale il nostro desiderio di arrivare nei cuori di quanti sono vicini e lontani da Cristo.
Come vedete il ruolo della musica nella Chiesa oggi, e che importanza ha per voi il coinvolgimento dei giovani nei messaggi cristiani attraverso la musica?
La Christian music si è molto evoluta nel corso degli ultimi anni, soprattutto negli ambienti anglosassoni. Quest’ultimo dato ci deve far riflettere sulla necessità di coinvolgere i giovani di oggi nei messaggi cristiani attraverso il tentativo di rendere la Chiesa più giovane, dinamica e interessante. È questa la nostra missione: far capire che la Chiesa può essere vissuta con gioia piena!
Il testo di Mario Orlando è semplice e toccante. Come nasce il processo di scrittura di un brano con un messaggio così profondo, e quali emozioni volevate trasmettere a chi ascolta?
Il processo di scrittura nasce intanto da uno studio delle scritture e delle vite dei testimoni della fede; in secondo luogo è fondamentale uno sguardo attento alla vita che quotidianamente viviamo, per cercarvi un barlume di speranza che mai deve mancare. Le emozioni che desideriamo trasmettere sono esattamente quelle che proviamo noi durante ogni processo musicale: desiderio, attesa, allegria.
In che modo pensate che l’eredità di Chiara Corbella, come modello di fede e sacrificio, possa essere d’ispirazione anche per le nuove generazioni attraverso la vostra musica?
Chiara Corbella, data anche la vicinanza, ci è più vicina che mai, dal momento che ha vissuto e sperimentato difficoltà che ciascuno di noi direttamente o indirettamente conosce.
La capacità di vivere in Cristo che ha avuto Chiara non può che ispirarci, in quanto ci ha insegnato che nulla è veramente impossibile a Dio e che una vita può misurarsi solo sull’amore che si è stati in grado di generare e di donare.
