Yume, nei digital store il nuovo singolo ‘Terra (all’improvviso): l’intervista

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E’ disponibile in tutti gli store digitali TERRA(ALL’IMPROVVISO) il nuovo singolo della cantautrice YUME, pubblicato su etichetta Digital Noises. Il brano arriva dopo i precedenti singoli ‘Dove dormi’ e ‘Amarezza’.

“Con Terra – spiega Yume – ho bisogno di rinascere, di vendicarmi, di sentire e manifestare tutto ciò che ho tenuto dentro per tanto. Mi chiedo sempre perché l’amore sia sempre il fulcro di tutto, il cuore pulsante dell’anima, così com’è centrale questo elemento che finisce col governare tutto quanto. È un bisogno viscerale, un sesto senso, una paura, l’amore che provo verso ogni cosa ma che può diventare agonia”. Ecco cosa ci ha raccontato.

Quali sonorità hai scelto per il tuo nuovo singolo?
All’interno di questo brano ho davvero voluto sperimentare una fusione di diversi elementi per accompagnare sonorità puramente elettroniche, da rimandi jazz, alla drum n bass, etc. Poi abbiamo giocato molto con la voce, al di fuori della linea principale, trovando un incastro con tutto il resto. La cosa che ho amato maggiormente è stato proprio il generare questo mix di elementi, che per me, ha creato un’intensità sonora incredibile, come se rappresentasse un’emozione a parte.

Cosa ti ha spinto a lasciare la Sardegna per trasferirti a Roma?
In realtà, è stata una conseguenza di eventi, è stata principalmente una decisione dei miei genitori che, al tempo, volevano andare via da lì, anche pensando ad una prospettiva futura e ad un’altra realtà in cui poter crescere. Io avevo 16 anni appena compiuti, per quanto l’idea e la sensazione iniziale di difficoltà mi frenassero su molti aspetti, poi ho iniziato a pensare alle opportunità che avrei potuto avere e le cose che avrei potuto vivere e di cui avevo sempre sentito il bisogno; ho cercato di coglierne il positivo piano piano, che ogni cambiamento è inizialmente difficile da gestire.

Da bambina quali sono stati i primi dischi che hai ascoltato?
Ricordo che quando ero piccola avevo un piccolo lettore mp3 con poca memoria, e per questo dovevo cambiare le canzoni ogni tot di tempo, ma gli album fissi in quel lettore erano: “Fallen” degli Evanescence, tra l’altro una delle prime canzoni che imparai a memoria fu proprio di quel disco “Bring me to life”. Mi avvicinai a molti generi, specialmente rock e metal, ricordo “Issues” dei Korn, “A Beautiful Lie” dei 30 Seconds To Mars, “Aenima” dei Tool, e “The Black Parade” dei My Chemical Romance; allo stesso modo amavo la pace di “Parachutes” dei Coldplay o “Mentre tutto scorre” dei Negramaro; poco più tardi, arrivo ai lavori dei Paramore e dei Linkin Park. Da bambina, in quegli anni, seguivo ogni festival in televisione, mi piaceva vedere come gli artisti performavano. Questo probabilmente mi ha permesso ed aiutato ad apprezzare sonorità e generi molto diversi tra loro.

Dove ti piacerebbe esibirti?
Onestamente ho sempre preferito non sognare troppo in grande o esprimermi al riguardo per questione di aspettative. Mi piace prendere una cosa alla volta senza pensare in modo spropositato, però ho sempre immaginato palchi internazionali, con un mio corpo di ballo da guidare con coreografie e scenografie.

- 30/09/2024

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