Ci parli di lei? Sono una persona curiosa e animata da molti interessi, soprattutto in campo filosofico-scientifico e artistico. Amo viaggiare, specialmente in aereo, e vivere la socialità a piccoli sorsi, conservando scrupolosamente spazi di autonomia indispensabili per il mio benessere emotivo.
Qual è il suo metodo di ricerca e scrittura? Scrivendo saggi, articoli e libri tecnici non ho molta libertà di scelta riguardo il metodo. Esistono, infatti, criteri definiti nella comunità internazionale cui occorre attenersi. L’elemento essenziale che aggiungo, sempre, è la creatività, l’originalità, l’attenzione autentica per la dimensione umana
Cosa è stato per lei questo saggio? Una sorta di rendicontazione della mia attività di ricerca dall’inizio a oggi. Un ripercorrere fasi esistenziali che hanno segnato non solo la mia professione ma anche la mia vita. Ogni tappa è corrisposta a una crescita nella professione e/o a livello personale. Mi è piaciuta soprattutto la crescita scientifica rispetto all’evoluzione delle tecnologie impiegate in campo medico per curare molte malattie con le cellule staminali. Dalla comparsa delle biobanche nel lontano 2004 a oggi sono stati compiuti avanzamenti enormi e mi ha dato molto seguire gli sviluppi etici e legali associati a tale evoluzione.
Potrebbe essere l’inizio anche di qualche altro genere? Ci sto pensando. E’ come se fossi pronta per lanciarmi nel mondo fantascientifico ma forse è presto per dirlo…
Quali sono i tuoi prossimi progetti e i tuoi prossimi appuntamenti che vuoi condividere con i nostri lettori? Continuerò con l’attività di ricerca e insegnamento e con i progetti artistici. Il prossimo gennaio inizierò la tournée di presentazione del libro a Como e spero, poi, di poterlo presentare in altre città. Suggerimenti sono bene accetti.