“Sentimentale” (Kutmusic) è il terzo disco di Imperato, disponibile in digitale e fisico e, chiude, una sorta di trilogia iniziata con Postura Libera (2014) e proseguita poi con Bellavista (2018). Proprio per questo Domenico Imperato ha voluto metterci dentro tutte le ispirazioni, le riflessioni, le suggestioni raccolte in questi anni di musica.
«Credo che Sentimentale sia una bella parola, interessante, densa che riesce a sintetizzare bene quello che canto in queste 11 canzoni e forse anche quello che ho cantato nei dischi precedenti e questo, per me, è un punto d’arrivo. In questo lavoro – racconta Domenico – ho cercato una forma canzone più centrata, più diretta, più pop, più efficace ma con soluzioni musicali e testi non banali: mantenendo una linea “d’autore” sia testi che nelle scelte musicali. Anche al livello di struttura ho provato a dire tutto in un minutaggio intorno ai 3 minuti. Mi piace molto lavorare alla produzione delle mie canzoni ma questa volta ho deciso di non arrangiare subito i brani; rispetto al passato mi sono quindi concentrato molto sulla prima fase di pura scrittura. Ho scritto tanto, senza accontentarmi, e ho lasciato poi riposare le canzoni in forma nuda e cruda: chitarra e voce, piano e voce… In particolare ho lavorato tanto ai testi, cercando passaggi e versi evocativi, emozionali. Forse sono andato un po’ più a caccia di ritornelli forti, sfoltendo molto dagli appunti dei miei quaderni. Tutto questo senza mai perdere di vista la strada poetica. Parafrasando il regista Pietro Marcello quando sostiene che esistono film che hanno un’anima e altri che non ce l’hanno, ho cercato di scrivere canzoni che avessero un’anima: canzoni pop ma con un’anima.Mentre stavo scrivendo questi brani mi sono trasferito per alcuni mesi a Lisbona, una città dove avevo vissuto anni fa e alla quale sono stato sempre molto legato. Durante quei mesi in Portogallo ho scritto e letto molto, ho ascoltato musicisti locali e parecchie intuizioni e idee sono nate proprio durante in quel periodo. A Lisbona ho trovato un ritmo creativo e umano giusto. Tornato in Italia ho rivisto tutto, ho fatto pulizia, ho scritto ancora e poi, solo quando ero convinto di avere una decina di brani forti ho deciso di iniziare la produzione artistica e di pensare al vestito adatto ad ogni canzone. Ho suonato, arrangiato e programmato tutto da solo, usando strumenti reali (chitarre, basso, percussioni, tastiere) e programmazioni elettroniche (batterie, sinth, campioni, loop, etc..). Questo blocco di lavoro mi sembrava non pronto del tutto per una pubblicazione, quindi mi sono affidato al musicista e producer Valerio Pompei, che mi ha aiutato a finalizzare la produzione e mixare il tutto. Su alcune canzoni sono intervenuti anche altri musicisti: Bruno Marcozzi, Marcello Manuli, Flavia Massimo, Nicola di Camillo, Emanuele Carulli e Giorgia Bellomo.
Conclude Domenico – ho fatto ascoltare il lavoro all’editore Nicola Battista della storica label Kutmusic che ha deciso di pubblicarlo. Per la cover dell’album ho scelto una mia foto da ragazzino scattata da mio padre. Mi sembra uno scatto vivo, molto evocativo, e anche parecchio in linea con il titolo stesso del disco, una foto Sentimentale, ecco».