Quando hai iniziato a interessarti alla musica? Che emozioni provoca in te?
Ascolto e ballo su riff musicali da quando sono bambino, ma il vero interesse è nato in adolescenza quando ho ascoltato una canzone dei Green Day. Ho poi cominciato ad ascoltare ed approfondire tantissimo! La musica che ascolto e quella che faccio mi danno un’energia incredibile, un’energia che ti fa sentire vivo, felice, positivo, solare… È una cascata di sensazione, non sono solo emozioni. Per me la musica è terapia ed è ciò che nella vita più mi soddisfa. Devo dire che ogni tanto però sento artisti che invece di rispettare la musica ed usarla per qualcosa di costruttivo, la sfruttano per interessi dai pochi valori “e un po’ si rattrista una parte di me”…
È uscito “Gente che corre”, il tuo nuovo singolo. Quanto c’è di te in questa canzone?
Guarda io faccio musica sia perché mi fa stare bene sia perché penso che in qualche modo abbia il potere di curare altre persone. Tutto quello che scrivo è quello che vivo. Cerco di essere sincero con me stesso prima di tutto; lo reputo un valore fondamentale e in via d’estinzione. Perciò penso che questo brano, come gli altri, rifletta al 100% una parte di me.
Quali sono i tuoi ascolti recenti? Nel panorama musicale italiano ed estero, chi riesce a catturare il tuo focus?
Vediamo…Ieri sera in macchina stavo ascoltando un cd di Amy Winehouse… stamattina in doccia ascoltavo i brani del mio prossimo album, a colazione una cantautrice country che non conoscevo e l’ultima che ho ascoltato pochi minuti fa’ era “Artesano del arte insano” di Rafael Lechowski; sennò questi giorni sto ascoltando molto Mannarino, che apprezzo tanto, per prepararmi al concerto del 22 a Roma ahah. Per il resto più che altro sono catturato da chi fa musica per il cuore piuttosto che per il portafoglio.
Hai un sogno in particolare che ti piacerebbe realizzare?
Si, sarebbe bellissimo incontrare e collaborare con Taiga Wilderness Music. Non li conosco personalmente ma mi sembra che i loro ideali siano di grande valore. Forse potrebbe nascere qualcosa! Chissa’ !
Ci parli del percorso verso “La Città del Sole”?
La rotta verso la Città del Sole nasce dal sottosuolo, un luogo molto buio della mente, dove la luce sembra essere svanita e dove non vorresti ritrovarti mai. Da li due strade si propongono a te; una di quelle è quel viaggio di sopravvivenza, senza una reale itinerario, in cerca della luce e dove non esiste nessuna certezza. L’unica cosa che puoi fare è camminare e sperare. Se si riesce a non rinunciare e ad affrontare le peripezie che si trovano lungo la rotta, allora si può percepire la via per arrivare in questo luogo di rinascita. Ogni brano è una tappa del viaggio e una sorta di indicazione; chi ha bisogno di ritrovare il proprio sole può seguire questo percorso.