La Didone protagonista dell’ultimo libro di Marilù Oliva è un’eroina sui generis, una femminista ante litteram libera, decisa e autonoma attraverso le sembianze di cui l’autrice l’ha dotata. Una donna capace di cambiare le sorti del popolo fenicio in primis, e poi di quello dei Frigi capeggiati da Enea, esuli in fuga verso quell’avvenire migliore vaticinato per loro. Didone non indulge in sterili atteggiamenti di autocommiserazione ma agisce, lotta e pensa al meglio; soprattutto vive di vita propria senza crogiolarsi nel riflesso di nessuna immagine maschile eccellente. Ed è così che si aggiudica con astuzia e intelligenza una nuova terra, Cartagine, su cui iniziare a progettare un futuro per se stessa, per l’amata sorella Anna e per chi ha voluto seguirla in un destino itinerante verso speranze rinnovate. Tiene testa a Iarba con assertività e fermezza così come in seguito saprà conquistarsi il rispetto dei Troiani e l’affetto del giovane Ascanio progenie di Enea (un figlio putativo che Didone ha desiderato da sempre ma che il destino non le ha mai concesso di partorire) proiettato verso un avvenire brillante e denso di gloria. Nel frattempo Didone si adopera, ama, soffre, s’ingegna a rivoluzionare al meglio a suo e altrui piacimento quello che il fato le riserva senza abbandonare il ruolo salvifico che la accompagna dalla nascita e che le conferirà nuova linfa vitale. Guerriera come tante altre donne e condottiera per scelta e per intelligenza: con una visione lungimirante e d’insieme potente che la porterà a far fruttare al massimo il poco posseduto trasformandolo in molto e in meglio. Marilù Oliva spiega al lettore le sue scelte di poetica e di verosimiglianza scrittoria nelle note finali dell’opera e il perché della svolta alternativa impressa a questa narrazione virgiliana rinnovata: l’esigenza di un riscatto forte e sentito a rappresentanza di tutte quelle figure femminili, famose e meno note, che hanno segnato il cammino dell’umanità in penombra, malamente assoggettate a una narrazione fallocentrica che ne ha mortificate l’intraprendenza e la saggezza. Un epilogo assolutamente coerente alla citazione iniziale, un cerchio perfetto a chiusura di una storia eterna, in alcuni casi ahimè ripetitiva, fatta di cadute e ascese e di conquiste realizzate spesso a caro prezzo: una sorta di pedaggio costoso ma sempre inferiore alle potenzialità dell’ingegno femminile, infinite e rigeneranti.
Non sei obbligata a tacere a far finta di niente.
A diventare sottile sottile, quasi invisibile.
A stringerti elegante. A non invecchiare. A scintillare.
Ad accettare per paura che.
A rinnegare la solitudine.
A trasformare le grida in cristalli.
A rinunciare. Ai sogni. Alle acrobazie. Alle stelle.
Sono là che ti aspettano, chi ti ostacola lo sa.
C’è un soffio di Didone in tutte noi.
M. Oliva
Lucia Guida
Marilù Oliva, L’Eneide di Didone, ISBN 9788828208402, € 16,50