Benedetta Raina ha pubblicato il suo nuovo brano, “Canzoni D’amore”, e noi le abbiamo domandato di svelarci qualcosa a riguardo.
– Chi è Benedetta Raina?
Nella vita sono una semplice ragazza di 19, quasi 20, anni. Ebbene sì, sto lasciando i miei teen years e l’ansia di crescere un po’ c’è. Nella musica spero di essere un volto nuovo e fresco, di portare qualcosa di nuovo del panorama musicale italiano. A dire il vero però per me dividere musica e vita è un po’ dura, sarà cliché da dire ma la musica è letteralmente la mia vita.
– Qual è stato l’imprinting che ti ha fatta passare dalla scrittura in inglese a quella in italiano?
Un po’ per convenienza, un po’ per un riscoperto amore nella musica italiana, ho preso questa decisione che all’inizio, non nascondo, fu sofferta. Io amo davvero alla follia la musica ed in generale la mentalità internazionale, ancora adesso scrivo in inglese e lo parlo in ogni frase, tra una parola e l’altra, come ogni Gen Z che si rispetti…
Però rivolgersi ad un pubblico qui in Italia partendo dall’inglese è davvero difficile, senza contare che ora amo scrivere nella mia lingua. Calcutta è stato decisamente l’artista che mi ha aiutato di più in questa transizione, facendomi amare la lingua italiana in musica per la prima volta.
– “Canzoni D’Amore” è il tuo nuovo singolo; ti andrebbe di raccontarci come sia nato e cosa desideri comunicare?
“Non so scrivere canzoni d’amore” è il tema ricorrente della canzone. Dunque, non sapendo come descriverlo o definirlo, ho provato a raccontarlo nella maniera più spontanea possibile, scrivendo di getto quello che provavo. Sono sempre scappata dall’idea convenzionale e tradizionale d’amore, nella musica e nella vita, l’ho sempre visto come una tematica scontata e di cui si parla davvero troppo. Invece mi sbagliavo, e questa canzone esiste anche per ammettere questo mio grande errore di valutazione: quando l’amore si è fatto sentire forte, non mi sembrava più scontato, ma il bene più prezioso.
– Arriverà un altro tuo EP nel 2021?
Di cose in pentola ne stanno bollendo davvero tante, si tratta solo d’impiattare qualche pezzo, continuando su questa metafora. Nel 2021, anche se ormai sembra un’idea utopica, spero di tornare sia sopra che sotto ai palchi, è questo il sogno più grande per me in questo momento. L’arrivo di un EP è ancora un mistero, forse per un po’ mi muoverò ancora a singoli, ma spero di riuscire a fare un altro progetto completo.
Grazie mille per l’intervista e le belle domande,
Benny.