Le Yayanice ha appena pubblicato il loro nuovo singolo, intitolato “Nero di Troia” e noi abbiamo chiesto di raccontarci qualche dettaglio.
– Cosa pensate dello stato della musica Pop in Italia in questo momento?
(Giulia) Se intendiamo come “pop” ciò che passa nei canali mainstream sicuramente ci sono delle cose buone (Mahmood, Ghali, Tha Supreme, Levante, per citarne alcuni) e anche molto materiale grossolano da “tormentone” senza personalità. Personalmente trovo molto più interessante la scena indie e sono felice perchè c’è un fermento di artisti incredibili e pieni di personalità (Brancale, Fulminacci, La Madame, i fratelli Bubbico, Davide Shorty, Vicario,…).
– Avete un obiettivo come Yayanice?
(Giulia) L’obiettivo primario è quello di esprimerci per quelle che siamo, senza scendere a compromessi e di portare delle emozioni a chi ci ascolta. Cerchiamo di proporre musica di qualità, testi che abbiano un contenuto e dei valori, o perlomeno un’estetica interessante, e di creare un equilibrio tra “valore” e “leggerezza”.
– Com’è nata “Nero Di Troia”?
(Giulia) Il beat Nero di Troia è nato in un pomeriggio del 2019, a casa del beat maker e chitarrista Nicolò Scalabrin, carissimo amico ed elemento fondamentale delle nostre produzioni. Dopo un pranzo in cui avevamo bevuto per l’appunto del Nero di Troia, il nome del vino è stato designato come titolo per salvare il file della registrazione. E’ stato un momento creativo, ludico, senza obiettivi particolari se non quello di fare un po’di musica insieme, come era spesso accaduto, e, visto che il risultato ci piaceva, Chiara ha in seguito tirato fuori un testo e una linea vocale da metterci sopra.
Musicalmente ci siamo ispirate ad un sound neo soul che ci piace e rappresenta moltissimo; il contenuto del testo invece è uno sfogo verso una persona che non è chiara, che ci confonde e che con il suo atteggiamento altalenante e contradditorio ci ferisce. Vuole anche rappresentare la forza e la coerenza di restare centrate nei propri valori, di non cedere a compromessi quando a soccombere è la nostra salute emotiva.
– Avete avuto nuove idee in questo periodo di stop?
(Giulia) Sicuramente è stato un periodo che ci ha portato ad aver spazio e tempo per la produzione: ci stiamo già avventurando nella stesura del nostro prossimo E.P., mantenendo una coerenza col sound che ci ha identificato fin’ora. Sicuramente le sfumature saranno diverse, anche perchè le nostre vite sono cambiate molto, e siamo curiose di vedere dove arriveremo alla fine di questo nuovo viaggio creativo.
