Com’è nato 50min/50mq?
Lo spettacolo è nato in modo naturale ed esplosivo in se ognuno dei danzatoti racchiude il suo vissuto di questo nuovo momento di vita. E’ stata un esigenza emotiva e fisica dare la nostra voce ( attraverso il movimento ) a tutto questo, impossibile trattenersi !
Come hanno lavorato i ragazzi?
I ragazzi hanno lavorato come non avevano mai fatto prima, la voglia di rivedersi e riscoprirsi ha dato vita a nuovi mondi da scoprire insieme e a nuovi obbiettivi da raggiungere . È stato magico.
Dalla quarantena al supermercato: perché questa ambientazione?
Per noi è nato tutto dal supermercato, L’ultimo gg di prove è corrisposto al gg prima del lock down quando ho accompagnato i ragazzi alla stazione 1 ora prima della chiusura totale lo scenario che mi si è presentato è stato da film .. supermercati presi d assalto, gente con 5 carrelli colmo di viveri , io sola con mia figlia mi sono preoccupata solamente di prendere il minimo indispensabile per i gg a seguire; ma l’unica cosa che si sentiva all’interno era il rumore incessante delle casse che passavano i prodotti coprendo il rumore delle persone presenti all’interno .
Da lì poi il supermercato è diventato la casa di tutti, l’unico posto in cui potevi vedere persone , parlare con persone , scambiarti idee , rassicurazioni , preoccupazioni e cose utili che magari non avevi a casa ( luogo di baratto ) .
Da qui L’ idea del supermercato come location immaginaria …( la nostra piazza).
In scena i danzatori che cosa raccontano e perché?
I danzatori raccontano il loro vissuto attraverso anche un lavoro svolto insieme on line per questo ogni personaggio è a se e rappresenta il vissuto inviando al pubblico dei segnali e dei concetti ben precisi.
Come e quando si arriva alla scelta della musica?
La scelta musicale è stata ben precisa, noi volevamo solamente artisti italiani è così è stato vogliamo dare voce al nostro mondo e sostenere in tutto e per tutto la cultura italiana utilizzando anche artisti magari non famosissimi ma che si meritano l’attenzione di un pubblico più ampio, apprezzatissimi da noi.